Attualità

Anche Piombino vuole spiagge plastic free

Arrivata l'adesione al protocollo d'intesa siglato tra Regione, Anci e principali associazioni di categoria per la campagna Spiagge sostenibili

Veronica Piacentini

Il Comune di Piombino ha aderito alla campagna Spiagge sostenibili e al protocollo d'intesa siglato tra Regione Toscana, Anci e le principali associazione di categoria con una delibera di giunta con la quale si assumono gli indirizzi necessari per far partire la campagna contro l’abbandono dei rifiuti di plastica sulle spiagge e in mare. Tra pochi giorni sarà ufficializzata l'ordinanza con la quale entrando in vigore i divieti.

Già a partire da questa stagione turistica, quindi, gli esercenti delle attività commerciali e non commerciali, artigianali e di somministrazione alimenti e bevande presso gli stabilimenti balneari, spiagge libere o in concessione, non potranno distribuire ai clienti sacchetti per la spesa monouso in materiale non biodegradabile, potranno distribuire per utilizzo e asporto esclusivamente posate, piatti, bicchieri, cannucce, sacchetti monouso, palloncini e simili in materiale biodegradabile e compostabile.

Il divieto di utilizzo di oggetti in plastica monouso si estenderà anche alle manifestazioni fieristiche, sagre, fiere di mercato e di comunicazione organizzate o finanziate, anche in parte, dal Comune.
Ci sarà comunque la possibilità da parte degli esercenti, stabilimenti balneari e organizzatori di eventi, di smaltire le scorte di prodotti in plastica monouso entro il 31 Dicembre 2019.

“La volontà dell'Amministrazione è di accogliere con azioni concrete la crescente sensibilità di tutti noi cittadini al problema dell'enorme presenza di plastica nei nostri mari, tristemente evidente a tutti. - ha affermato l’assessora all’Ambiente Veronica Piacentini - La formazione di vere e proprie isole galleggianti di rifiuti è una realtà documentata di fronte alla quale rimanere passivi significa infliggere ulteriori ferite a un ecosistema meraviglioso dove abbiamo, ricordiamolo sempre, la fortuna di vivere e il diritto di goderne i benefici. Questi ultimi, in particolare, possono essere mantenuti solo assumendosi il dovere di preservare il nostro ambiente. Invito quindi con fiducia tutti i cittadini e non solo gli operatori del settore, a rendersi protagonisti di un importante cambiamento di abitudini, eliminando progressivamente l'utilizzo di plastica monouso e riducendo l’uso degli alimenti preconfezionati che ci permettono di risparmiare un po' di tempo, ma sulla bilancia del benessere collettivo e delle generazioni presenti future, pesano in maniera molto negativa”.

Ai trasgressori dell’ordinanza potranno essere comminate sanzioni amministrative che vanno dai 100 ai mille euro, come previsto dalla legge regionale.