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Nessuna schiusa nei nidi di Baratti e Rimigliano

Alcune uova di Caretta Caretta sono state trasportate al centro di Tartamare per essere incubate artificialmente e tentare una via per salvarle

L'intervento di Tartamare (Foto tratta dal sito web di Tartamare)

Può considerarsi conclusa la stagione riproduttiva dei nidi Caretta Caretta in Toscana. L'ultima speranza era affidata ai nidi tardivi di Baratti e Rimigliano deposti rispettivamente la notte del 10 agosto e la notte del 14 agosto, ma al momento non si è verificata alcuna schiusa. 

Il 15 Novembre i due nidi in Val di Cornia sono stati monitorati da Tartamare. Questi due nidi viste le temperature di fine Settembre e inizio ottobre non hanno visto nascere le tartarughine. 

"Le uova erano 96 a Baratti e 64 a Rimigliano, al controllo tramite speratura sono risultate quasi tutte feconde e con all'interno embrione arrivato agli ultimi stadi di sviluppo. - hanno spiegato dal sito web di Tartamare - Le uova hanno portato avanti tranquillamente il loro sviluppo in piena salute ma quando sono state molto vicine alla fase del riassorbimento del tuorlo e dell'uscita dall'uovo, fase che comporta un dispendio energetico particolare, questo momento ha coinciso con il calo delle temperature ed esse si sono bloccate. Questa ipotesi ovviamente dovrà essere confermata dalle successive analisi di laboratorio ma è molto plausibile visto che i due nidi praticamente contemporanei, situati a pochi chilometri di distanza, hanno subito lo stesso identico destino". 

E' stata effettuata la speratura uovo per uovo, scoprendo che alcuni embrioni non erano ancora morti. Queste uova quindi sono state trasportate al centro di Tartamare per essere incubate artificialmente e tentare l'ultima estrema via per salvarle.