Cronaca

Un "disastro" per il canile dei Macelli

Per La casa di Margot serviva un nuovo canile a Piombino, ma doveva essere realizzato nei giusti tempi. E, ora, così facendo, i cani se ne vanno

Il canile di Piombino

Riportiamo la nota di Maria Cristina Biagini, dell'associazione La casa di Margot che da anni si dedica alla cura degli animali e conosce gli sviluppi del canile del Comune di Piombino, sin dal 1991 quando, con l'entrata in vigore della legge 281, la città si dotava per la prima volta di un canile municipale.

"In quel canile, detto dei Macelli, io ci ho lasciato il cuore, per motivi che ora non vale la pena di rivangare, ma tuttavia da anni sostengo che esso dovesse essere smobilitato, in quanto contornato da edifici crollati. - ha ricordato Maria Cristina Biagini - Avrei voluto però che i cani usciti da lì fossero trasferiti in un canile nuovo, con erba e alberi, in Piombino o nelle immediate vicinanze, non che fossero spostati d’urgenza, costretti da una sentenza, in un altro paese distante dalla nostra città. Un disastro, così definirei la gestione di questa cosa da parte dell’Amministrazione. Dall’inizio alla fine".

"La nostra associazione (La casa di Margot, ndr) ha sempre invocato un piano B, che avevamo anche suggerito, consistente in un piano di adozioni straordinario, che sarebbe dovuto partire già da gennaio, in un coinvolgimento di tutte le associazioni locali, con possibilità di affidare ad esse una parte almeno dei cani, in un interessamento dei vari canili di zona, a partire da quelli comunali, con possibilità di inserimento, temporaneo, in essi dei cani che sarebbero rimasti. Canili prossimi a Piombino, in modo da consentire ai volontari che conoscono e seguono i cani piombinesi di andarli a visitare, di monitorarli, di continuare a seguirli. A tutto ciò l’assessore all’Ambiente rispondeva picche, sostenendo che avrebbe vinto la causa e che i cani potevano essere trasferiti solo in canili accreditati".

Ora, dopo la sentenza definitiva che stabilisce le sorti del canile di Piombino, 45 cani sono alla ricerca di una nuova casa. "Nessuna campagna straordinaria di adozioni, tanto che tuttora non è reperibile una sola foto aggiornata dei cani detenuti. Nessuna convocazione, almeno per noi, nessuna possibilità di affidare i cani alle associazioni. E così ora i cani se ne vanno, lasciano il loro territorio. E di ciò possono ringraziare questa imprevidente Amministrazione, che pur spendendo un mare di soldi non ha saputo, o non ha voluto, risolvere una questione così banale: 45 cani da lasciare in Piombino", ha sottolineato Biagini ribadendo che come associazione è disponibile a dare ancora una mano "in attesa di questo nuovo canile, sortito improvvisamente dal cilindro con i relativi 600.000 euro di spesa, che sarebbe pronto a novembre. Speriamo sia vero. Vedremo. Al momento io provo tanta amarezza, perché questa è la fine ingiusta di una bellissima storia piombinese, quella delle bimbe del canile. Scusatemi il sentimentalismo".