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Bertocchi: "Facciamo chiarezza sugli immigrati"

L'amministrazione comunale torna sulla questione degli immigrati presenti a Venturina, il vicesindaco Jacopo Bertocchi fa il punto della situazione

“Riportare la complessità di un fenomeno come l’immigrazione dalla dimensione globale a quella locale implica un confronto doloroso e una responsabilità diffusa nel rispetto dei valori di solidarietà e accoglienza che fanno parte della nostra crescita civile. 

La crisi del Mediterraneo è un tema europeo da Mare nostrum a Triton, gli Stati hanno le loro responsabilità storiche e politiche, i flussi migratori sono in costante crescita, accogliere tutti è impossibile così come sottrarsi ai nostri doveri. 

Sarebbe ipocrita pensare di non ledere la sensibilità di alcuni cittadini, ma noi dobbiamo comportarci con grande responsabilità e non perdere il senso delle istituzioni. Questo comporta attendere con sofferenza i tempi necessari per informare, mai con lo scopo di disinformare come taluni affermano ma per evitare di creare confusione in nome di una frettolosa chiarezza e non cedere a stimoli di tipo populista con presenze inopportune, strada che invece altri hanno imboccato.

Le reazioni a mezzo stampa di questi giorni ci fanno riflettere su quanto poco vogliamo essere informati e non di quanto siamo poco informati. La Val di Cornia ospita da anni rifugiati politici, tema su cui le ASL, le Amministrazioni e il tessuto associativo hanno cooperato per anni insieme. Sembra che con i fatti della stazione di Campiglia, vicenda monitorata, si sia svelato il mistero che l’immigrazione sia cosa di tutti e di tutti i giorni.

Poco abbiamo saputo delle tragiche storie di quelle persone, se effettivamente possono comunicare con noi, parlarci di loro, farci capire cosa hanno sofferto e che nemmeno desiderano stare in Italia. Quanto ci interessa tutto questo? Qualcuno si è forse preoccupato di riportarlo? Chi si è avvalso del primato di parlare con il gruppo di cittadini della stazione, forse aveva una priorità che non è la nostra. 

Abbiamo seguito le fasi, talvolta complicate, che la Prefettura ha messo in atto per fronteggiare l’emergenza e organizzare l’accoglienza sul territorio, ovviamente stando a quelle che sono le nostre competenze. La nostra attenzione sarà comunque costante, cercheremo di assicurare la maggiore integrazione e la conseguente tranquillità per coloro che l’hanno persa. 

Intanto, nei pressi della stazione di Campiglia Marittima, nei luoghi dell’accoglienza, giorni dopo le concitate ore dell’arrivo dei profughi, si può parlare, vedere e capire, fare un po’ di chiarezza, quella che conta. In settimana ci sarà l’incontro pubblico con Sindaco e Prefetto”.