Lavoro

“A rischio la filiera produttiva del pomodoro"

Dal presidente di Confagricoltura le preoccupazioni sugli effetti dell'indagine. Il 50% del prodotto realizzato in Toscana arriva dalla Maremma

Bandiere Confagricoltura

Anche il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri è intervenuto sulla vicenda che ha coinvolto l'azienda toscana per la lavorazione del pomodoro (leggi qui sotto gli articoli collegati).

"Il pomodoro maremmano deve essere valorizzato ancora di più di quanto non sia stato fatto fino ad oggi. - ha detto il presidente di Confagricoltura - Se confermato dalla indagini, il comportamento dell’azienda è assolutamente da stigmatizzare e mette ancora più in evidenza come l’aumento della domanda di questo prodotto renda necessario una maggiore valorizzazione, anche economica, del pomodoro maremmano. Il consumatore deve scegliere non solo in funzione del prezzo, ma della qualità. Se ci fosse una minore marginalità sulla distribuzione e commercializzazione forse riusciremo a tutelarlo ancora di più”.

Il presidente Neri ha sottolineato che in Toscana sono coltivati a pomodoro circa 2mila ettari, il 50% dei quali in Maremma ed il resto tra le province di Livorno e Pisa e il Mugello. Per coltivarlo in provincia di Grosseto si spendono mediamente dai 5 ai 7mila euro per ettaro, con una resa di 850 quintali che fruttano 105-120 euro alla tonnellata.

“Spero - ha concluso Neri - che l'ipotesi di reato come quelle contestate alla azienda livornese non frenino e non pregiudichino in qualche modo la trasformazione toscana, perché si rischierebbe di interrompere una filiera importante per l’economia toscana e la sostenibilità economica e ambientale”.