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Riuso delle acque depurate contro la crisi idrica

Illustrato agli agricoltori il progetto per il riuso delle acque depurate per irrigare le coltivazioni della Val di Cornia e superare le crisi idriche

Confermato lo stanziamento dei 260mila euro di risorse regionali, è stato illustrato dalla sindaca Rossana Soffritti, l'assessore regionale Remaschi, il consigliere regionale Gianni Anselmi e lo staff tecnico di Asa e Consorzio di bonifica Toscana costa il progetto per migliorare l'uso delle acque di depurazione e potenziare i sistemi di irrigazione per le imprese agricole della Val di Cornia.

Il progetto rientra nel protocollo d'intesa fra Regione, Comuni di Campiglia Marittima, San Vincenzo e Piombino, Consorzio di bonifica Toscana Costa, Asa, Autorità idrica toscana.

L'uso di acque provenienti dalla depurazione e la riqualificazione dell'acquedotto Cornia industriale per irrigare le coltivazioni della Val di Cornia permette di dare una risposta alle istanze delle imprese, da quella del pomodoro in primis, che spesso hanno risentito di crisi idriche e siccità.

Questo progetto consentirà di non incidere sulla falda e sfruttare le acque provenienti dagli impianti di depurazione con l'intento di riportare in piena attività il vecchio acquedotto industriale. Oltre a dare una risposta agli agricoltori l'intervento senza intaccare la falda si mira a risolvere anche il problema di criticità idrica riscontrato a San Vincenzo nei picchi di presenze.

"Sono molto soddisfatta e spero si continui su questa strada che mette al centro l'agricoltura dando attenzione all'innovazione e al miglioramento del settore", ha commentato la sindaca Soffritti. "Un impegno che con Gianni Anselmi ci eravamo presi. - ha confermato l'assessore regionale Remaschi - Tutto è iniziato l'anno passato con il problema siccità. Il 15 ottobre 2018 abbiamo firmato il protocollo e ora abbiamo trovato la soluzione per finanziare l'intervento con risorse del 2018 per dare un'immediata certezza agli agricoltori".