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Addio all'albero di Cecchino ma...

Una squadra si occuperà dell'ultima potatura dell'olmo bicentenario che diventerà una scultura. Al suo posto la piantumazione di un nuovo esemplare

Giovedì mattina l’albero di Cecchino, il gigantesco olmo bicentenario custode dei fantastici segreti e delle storie campigliesi, sarà potato e messo in sicurezza.

Ad occuparsi di questa operazione saranno i dipendenti delle squadre esterne del Comune, un intervento che non è più rinviabile dopo le recenti valutazioni sulle sorti dell'albero (leggi gli articoli consigliati).

L’albero è stato oggetto di numerosi dipinti, libri, fotografie e storie che ne costituiscono una documentazione importante. Ora, però, è arrivato il momento del distacco dall’albero di Cecchino. Un momento molto triste per i campigliesi più affezionati. Le potature iniziano giovedì mattina alle 6.30 in modo da non creare pericolo e intralcio alla circolazione, ma chi vorrà assistete potrà essere presente a testimoniare un momento storico per il paese. 

"L’Albero di Cecchino fa parte della storia e del sentimento comune e del paese. - ha detto l'assessora Viola Ferroni - Ognuno di noi ha ricordi, storia, aneddoti a lui legati che aiuteranno a mantenere la sua memoria e tramandarla alle generazioni future. Conservare un ricordo tangibile è un modo per farlo, per questo l’albero, compatibilmente con la condizione del legname, diventerà una scultura grazie al talento dell’artista Fulvio Ticciati che personalmente si è prestato all’opera". 

Quindi non un addio, ma un arrivederci per l'olmo bicentenario. Intanto al suo posto nella zona adiacente sarà piantato un nuovo giovane olmo del tipo immune alla grafiosi, parassita che infesta circa l’80 per cento degli olmi su tutto il territorio nazionale, nella speranza che diventi un degno erede dell'amato albero.