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Agricoltura, asset strategico da sostenere

Sono Cia Livorno e Confagricoltura ad affrontare la questione sottolineando l'importanza del settore durante l'emergenza sanitaria da Covid-19

Foto di repertorio

"Anche il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo, come già previsto nei precedenti decreti, ha riconfermato il ruolo della attività agricola, quale settore strategico e garantito tra le attività economiche nazionali. E' quanto si evince, - ha affermato Cia Livorno - dall’articolato del dispositivo, sia dall’Allegato 1, che individua le attività produttive essenziali per il paese. L’agricoltura è in prima linea per consentire a tutti i cittadini di acquistare e consumare prodotti freschi e di qualità, lavorati nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie imposte dalle autorità".

"Dispiace - si legge in una nota - che in questi giorni concitati, in cui siamo destinatari di dichiarazioni da parte di chiunque, dove è difficile individuare le informazioni veramente utili nel rapido susseguirsi di notizie e grida d’allarme che possono disorientare chiunque, non si senta alcun riferimento all’importanza del ruolo del settore agricolo. Anche riguardo alle difficoltà del lavoro autonomo, l’agricoltura è dimenticata, dai media ed anche dalle istituzioni, un settore spesso invisibile”.

Per questo il presidente provinciale Pierpaolo Pasquini ha ritenuto importante le parole della sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciano che ha rivolto vicinanza istituzionale e un ringraziamento per l'impegno del settore agricolo in questo periodo di emergenza sanitaria. 

"Cia Livorno, - ha aggiunto. Pasquini - si augura che siano trovati rapidamente idonei strumenti di sostegno, di carattere economico e finanziario, per supportare le imprese agricole, in quanto i provvedimenti contenuti nel decreto Cura Italia sono insufficienti per il settore".

Anche Confagricoltura Livorno, assieme ai gruppi di Grosseto e Pisa, hanno lanciato un appello a sostegno del settore invitando a mangiare italiano. “Alla luce della emergenza Coronavirus - hanno spiegato - il solo settore produttivo pienamente attivo in tutta Italia è quello dell’agroalimentare che sta sostenendo sulle sue spalle la nostra economia. Ragione per cui, sarebbe logico che i consumatori tenessero in debito conto questo e si comportassero di conseguenza, adottando condotte consoni e adeguate alla gravità del momento e capaci di dare un sostegno fattivo all’intera filiera agricola nazionale che continuerà a produrre per loro, prodotti genuini e freschi". 

Lanciato un appello anche alla grande distribuzione per vendere e consumare italiano, "si sostiene prodotto sano e al contempo si garantisce occupazione", si conclude.