La Confederazione Italiana Agricoltori ha accolto favorevolmente la realizzazione del progetto per l'utilizzo delle acque di depurazione. Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi a Campiglia Marittima e ha ottenuto un finanziamento regionale.
“E’ senza dubbio una iniziativa che condividiamo, richiesta ed appoggiata fin dal primo momento. - ha sottolineato il presidente provinciale di Cia Livorno Pierpaolo Pasquini - La carenza di risorsa idrica, disponibile per l’uso irriguo nell’area della Val di Cornia, legata a fenomeni ripetuti di scarse precipitazioni, rende difficile la programmazione colturale delle aziende agricole e moltiplica le difficoltà degli agricoltori, per portare a compimento i cicli colturali, principalmente nel periodo primaverile estivo. L’intervento che nell’estate del 2017 ha consentito di alimentare con le acque reflue del depuratore Guardamare l’invaso della Fossa Calda si è dimostrato utile, ma non sufficiente. Ora con le risorse messe a disposizione, è possibile un intervento strutturale, che renda definitiva la possibilità di riutilizzare costantemente ed in sicurezza le acque depurate".
L'incontro con l'assessore Marco Remaschi è stato anche l'occasione per il presidente Pasquini di chiedere l'apertura di un tavolo di confronto sul settore ortofrutticolo.
“L’ortofrutta in generale è diventata una filiera povera. - ha commentato il presidente - Produzioni che fino a non molti anni fa, avevano fatto la fortuna delle imprese e del territorio, ora soffrono più di altre. Per la Toscana, è necessario che sia attivato un Tavolo di Filiera, ovvero un luogo di coordinamento dei soggetti della filiera, promosso e coordinato dalla Regione Toscana, partecipato anche dal sistema delle Istituzioni ed Enti Locali, per ricostruire e rafforzare una strategia toscana del settore".