Elezioni

Piano strutturale, per Bertini meglio fermarsi

Approvare il Piano strutturale d'area entro Aprile? "Per responsabilità del Pd la pianificazione unitaria in Val di Cornia è disintegrata"

Adottare varianti generali ai Piani strutturali entro la metà di Aprile, a soli 8 mesi dall’avvio delle progettazioni e pochi giorni dalle elezioni amministrative del 26 maggio? Per la lista Gruppo 2019 è no, considerato che "dopo la convocazione dei comizi elettorali (già avvenuta a seguito del Decreto del Ministero degli Interni in data 20 marzo 2019) i Consigli comunali devono limitarsi ad adottare atti urgenti e improrogabili per non condizionare l’attività di quelli che subentreranno". 

"La realtà è che i due Comuni sono in gravissimo ritardo e arrivano alla fine della legislatura con un quadro caotico e fallimentare della pianificazione. - ha commentato la lista capitanata da Nicola Bertini - Già dal 2014 la Regione aveva imposto ai Comuni l’obbligo di adeguare entro un quinquennio i piani urbanistici alle nuove disposizioni del Piano d’Indirizzo territoriale regionale, pena il blocco di tutte le trasformazioni urbanistiche. Campiglia e Piombino non lo hanno fatto. Hanno scelto la via di una quantità impressionante di varianti urbanistiche, per lo più recependo acriticamente interessi pesanti di grande impatto territoriale. Tra queste la variante per il piano Aferpi a Piombino (totalmente fallito), il prolungamento illimitato e l’ampliamento delle cave a Campiglia e la variante ex Comer che prevede un centro commerciale nella zona termale di Venturina. Sono tutte varianti disorganiche che, inevitabilmente, generano contraddizioni, conflitti e perdita di opportunità economiche".

"Non sappiamo se avranno davvero la sfrontatezza di violare le leggi, ma comunque vada una cosa è certa: - ha concluso - per responsabilità del Pd la pianificazione unitaria in Val di Cornia è disintegrata".