Attualità

Apritiborgo si conferma un successo

Nonostante le polemiche e l'articolata macchina organizzativa per garantire la sicurezza nel borgo, si chiude il sipario sul borgo di Campiglia

Si chiude con un bilancio positivo anche la tredicesima edizione di Apritiborgo, manifestazione di punta dell’estate campigliese, festival nazionale di arte di strada apprezzato e riconosciuto dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e che gode del patrocinio della Regione Toscana.

“Questa edizione, la nona per me, è stata la più faticosa – ha dichiarato l’assessore alla cultura e turismo Jacopo Bertocchi - confermarla è una scelta coraggiosa da parte dell’Amministrazione comunale che a fronte di un maggiore impegno per garantire la sicurezza ha avuto un riscontro positivo contando migliaia di presenze giornaliere e un record di sponsorizzazioni che danno il senso di quanto sia apprezzato e considerato un importante strumento di promozione e valorizzazione del territorio da parte delle nostre attività".

Insomma l'edizione 2017 ha confermato la sua macchina ben rodata che continua a far sognare chi visita il borgo. Nonostante i primi due giorni siano stati caratterizzati da vento fresco e abbassamento delle temperature, non è stata registrata alcuna flessione negativa per le presenze complessive e non ha di certo scoraggiato gli appassionati di Apritiborgo.

Sul fronte sicurezza, dopo la circolare Gabrielli, la manifestazione ha visto l'impiego di 40 volontari delle associazioni Misericordia di Campiglia, Croce Rossa di Venturina, Auser, associazione AVELA Piombino in assistenza ai parcheggi e 2 squadre di antincendio boschivo, oltre a personale specializzato, forze dell’ordine e steward all'ingresso per il rispetto delle misure di sicurezza volte a garantire la serenità e l’incolumità delle migliaia di persone accorse.

Non sono mancate le polemiche, stavolta concentratesi sul prezzo del biglietto e sulle limitazioni (leggi gli articoli correlati). Polemiche che come sottolinea l'assessore Bertocchi "fanno male alla manifestazione, al borgo, e alla nostra terra. Chi crede di far del bene evidenziando mancanze e punti deboli senza conoscere la complessità di una manifestazione come questa è complice della disfatta del nostro meraviglioso territorio, pur sostenendo il contrario. Chi ama Campiglia, ama Apritiborgo”.