Politica

"Poche idee e ancora tasse troppo alte"

Comune dei Cittadini commenta il bilancio di previsione approvato con i soli voti della maggioranza in consiglio comunale

"Il bilancio approvato da Campiglia democratica è lo specchio della politica locale Pd: una politica che non ha idee di sviluppo, che continua a vessare i cittadini con tasse troppo alte che servono solo a mantenere la spesa corrente e in particolare la macchina amministrativa", così commenta Comune dei cittadini il risultato dell'ultimo consiglio comunale in cui sono stati chiamati a dire la loro in merito al bilancio di previsione.

"Per quanto riguarda le entrate tributarie rimangono invariate le aliquote che continuano ad essere applicate al massimo imponibile, soprattutto per l’Irpef e per l’Imu sui fabbricati di categoria D, come quelli industriali e quelli legati all’attività agricola. A queste tasse, i piccoli imprenditori di Campiglia, dovranno aggiungere l’aumento della tassa sui rifiuti che per le utenze non domestiche aumenta dell’8%. - hanno scritto in una nota - L’assessore Ferroni si è lamentata che i trasferimenti statali sono diminuiti e che la maggior parte di questi sono stati destinati alle fusioni. Omette di dire che altrettante risorse sono destinate alle Unioni dei Comuni che, questa è la colpa più grossa del Pd Campigliese e della Val di Cornia, dopo lo scioglimento del circondario nel 2010, non sono mai riusciti a realizzare nonostante fosse più volte annunciata nei loro programmi elettorali. Dunque non può che essere un mea culpa".

Bene gli interventi di manutenzione cittadina, rotatorie, asfaltature e progetti di tutela, ma per Comune dei Cittadini non basta puntare tutto sul parco termale. 

"Il turismo è la missione più sacrificata del bilancio, con appena 38 mila euro per la spesa corrente e zero euro di investimenti. - e proseguono - A tutto questo si aggiunge l’incomprensibile dato di quale sia il motivo per cui un comune come Campiglia che lamenta mancanza di risorse nel proprio bilancio, accetti solo pochi spiccioli di oneri da escavazione delle cave e invece a pochi chilometri di distanza c’è un comune come San Vincenzo che ogni anno ne incassa 200 mila. Insomma le risorse e le possibilità per spendere di più e meglio ci sarebbero, ma ormai questa amministrazione non è capace né di imporsi per pretendere il giusto riconoscimento per lo sfruttamento delle nostre risorse minerarie e né di affermare con le altre amministrazioni l’ormai ineluttabile necessità dell’Unione dei Comuni. Ne faranno le spese i cittadini".