La sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciati è intervenuta sulla vicenda di caporalato in Val di Cornia (leggi qui sotto gli articoli collegati).
“Una brutta vicenda che preoccupa e rischia di mettere in ombra l’importante percorso di crescita e sviluppo economico, ma anche culturale e sociale che questo Comune da anni sta portando avanti, con risultati tangibili. – ha esordito la sindaca alla notizia della situazione di sfruttamento del lavoro agricolo e di illegalità emerse a carico di tre aziende del territorio - Un’indagine partita nel 2019 e oggi portata a conclusione grazie al prezioso lavoro delle forze dell’ordine e delle organizzazioni sindacali che con forza e coraggio sono riuscite a denunciare una pericolosa situazione di sfruttamento e caporalato. Su questa spiacevole vicenda a questo punto dovrà esprimersi la magistratura”.
“Quanto emerso dall’inchiesta sul caporalato è molto grave e certamente inaccettabile, ma non rappresenta la nostra realtà – ha dichiarato la sindaca - e voglio dirlo con forza nel rispetto delle tante aziende che con correttezza, serietà, rispetto delle regole, ogni giorno producono e danno lavoro, nonostante le grandissime difficoltà con cui si misurano, dati i costi dell’energia, delle materie prime, dei fertilizzanti alle stelle, per non parlare delle criticità legate alla scarsità della risorsa idrica e alla complessità e globalizzazione del mercato”.
“Come Amministrazione - ha concluso - noi vogliamo fare la nostra parte ed abbiamo sempre cercato di farla. Si ricorderà che nel 2019 siamo stati il primo Comune della Toscana a sottoscrivere il protocollo della legalità insieme alle associazioni di categoria ed alle forze dell’ordine. Ovviamente tutto questo non è sufficiente. Il lavoro da fare è tanto e l’attenzione ed il contributo di tutti gli enti preposti è essenziale”.
Intanto, la sindaca Alberta Ticciati ha avuto un colloquio con l’assessora regionale Stefania Saccardi che ha dato immediatamente la sua disponibilità per organizzare una iniziativa. Incontrate anche le associazioni di categoria per confrontarsi e condividere quali azioni attivare.