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Cave, ok alla variante, il comitato contrario

Il Consiglio comunale ha approvato la variante urbanistica per il prolungamento del piano di coltivazione delle cave di Monte Calvi e Monte Valerio

E’ stata approvata in Consiglio comunale, durante la seduta di lunedì scorso, la variante urbanistica per l’adeguamento degli strumenti relativi alle cave e al loro piano di coltivazione che allunga la scadenza dal 2018 al 2028 con il mantenimento dell’attuale forza lavoro.

L’approvazione della variante è stata contornata da molte polemiche. Il Comitato per Campiglia si è da sempre contraddistinto contro questo provvedimento tanto da presentare cinque osservazioni, poi tutte respinte.

“Le osservazione partivano dal fatto che solo Cave di Campiglia aveva denunciato una situazione di crisi che, in prossimità della scadenza della concessione, avrebbe costretto l'azienda a licenziare dieci addetti. – hanno spiegato dal comitato - Incomprensibilmente questo criterio è però stato applicato anche per la Cava di Monte Valerio della Sales, che nulla aveva chiesto”.

“Questa triste storia si concluderà con la presentazione a breve di nuovi piani di coltivazione o di proroghe a quelli esistenti, che metteranno una pietra tombale sul futuro del paesaggio nella Val di Cornia. – hanno concluso - Il Comitato per Campiglia oltre a condannare ancora una volta il modo di fare politica di un sindaco monocratico, denuncia e condanna anche il fatto che il presidente della Regione e gli assessori alle infrastrutture, mobilità, urbanistica, politiche abitative, attività produttive, al credito, al turismo, al commercio, all'ambiente e difesa del suolo, invitati formalmente a non girare la testa di fronte allo scempio in corso, si sono guardati bene dal rispondere”.