Politica

Cave, la lista è sempre più critica sugli sviluppi

La lista civica Comune dei Cittadini non approva l'operato per le cave e spiega perché e soluzioni se alla guida di Campiglia ci fossero stati loro

Foto di repertorio

"La sindaca di Campiglia difende il proprio operato, ovvero quello di aver prolungato a tempo illimitato il prolungamento delle attività estrattive fino al completo esaurimento dei volumi autorizzati e, nel caso della cava di Monte Calvi, anche di ampliare il perimetro della cava di circa tre ettari". A dirlo è la lista civica Comune dei Cittadini che vuole replicare a seguito delle delucidazioni date dalla sindaca Rossana Soffritti (leggi l'articolo correlato).

"Spieghi perché non ha mai voluto affrontare il tema della riconversione delle cave in Consiglio comunale, proprio di fronte all’approssimarsi del 2018, data di scadenza delle concessioni. - hanno aggiunto dalla lista - Non abbiamo mai avuto dubbi sulle ragione del suo silenzio e del Pd. La strategia è tipica di chi non ha né il coraggio, né la lungimiranza per guardare avanti e attende il ricatto occupazionale per lasciare tutto com’è".

Perché questa scelta è ritenuta così negativa? Lo spiegano dalla lista Comune di Cittadini. Il parco di San Silvestro "da quando il Comune ha optato per tutelare la cava più che il parco non è più cresciuto di un solo ettaro. Anzi ha ridotto la superficie aperta al pubblico". E ancora, "è una esternalità negativa per i propositi della società Rimateria, per il paesaggio, per l’assetto idrogeologico e per l’economia del turismo, che a parole dicono tutti di voler sostenere, ma che nei fatti viene contraddetta ogni qual volta in gioco ci sono le cave". 

"Ai lavoratori della cava diciamo solo che se avessimo governato noi non li avremmo lasciati soli, che ci saremmo posti da tempo il problema di riconvertire un’attività la cui scadenza era fissata al 2018. - e hanno aggiunto - Non avremmo lasciato che la società che gestisce la cava fosse libera di continuare a scavare senza limiti come se leggi, scadenze e piani non fossero mai esistiti. Insieme ai lavoratori della cava avremmo pensato anche a far crescere il lavoro in altri settori dell'economia e a chi il lavoro non ce l’ha ancora. Cosa sicuramente più difficile e impegnativa, ma più utile per il futuro di questa zona, prima di tutto proprio per il mondo del lavoro".