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Sanità, "pochi medici servono più investimenti"

Questo l'esito dell'incontro promosso da Anp Cia concentrato sul futuro della sanità territoriale e sui servizi da garantire ai cittadini

Successo dell’iniziativa Anp Cia organizzata a Venturina Terme. Un incontro partecipato e particolarmente sentito dato il tema in oggetto Quale futuro per la sanità territoriale? cui hanno partecipato i vertici Cia Etruria, il presidente Anp-Cia Toscana, l’assessore alle politiche sociali di Campiglia Marittima e il medico di patronato Inac Livorno Mimmo Mario De Vito.

“Investire sulla salute è strategico” è stato più volte ribadito e la nutrita presenza di pensionati ha dimostrato una volta di più quante siano le criticità inerenti a un argomento così importante e sensibile per l’intera popolazione. In primis quella anziana. “Dobbiamo mantenere i presidi socio-sanitari sul territorio per garantire la sicurezza e la dignità del cittadino", ha detto Primo Bellucci, presidente Anp Cia Etruria. 

Durante l'assemblea è stato ribadito che non è possibile trascurare il fatto che i pensionati rappresentano il 30% della popolazione e che l’84% di essi è affetto da almeno una cronicità che necessita di prestazioni e servizi. Al tempo stesso aumentano anche gli indigenti e non porli in condizioni di potersi curare significa ignorare l’articolo 32 della Costituzione. Oltretutto- ha proseguito-.la categoria agricola è quella con la pensione più bassa in assoluto, la cui media nel 2023 si è attestata a 598,61 euro. 

“Ciò che si chiede - ha concluso Mauro Cavallini, direttore Cia Etruria - è di passare ad un piano straordinario di investimenti, quantificato nell’8% del Pil, finalizzato a intervenire sulle maggiori difficoltà del sistema prima che il progressivo definanziamento raggiunga il 6,2% del Pil previsto nel 205. E’ noto a tutti che sotto quella soglia percentuale i servizi essenziali non possono essere garantiti a tutti i cittadini”.