Il Comitato per Campiglia non passa sopra alla scelta dell'Amministrazione comunale per la chiusura di una sezione della scuola dell'infanzia nel centro storico e tantomeno alle parole dell'assessora Alberta Ticciati (leggi l'articolo correlato).
"Chiudere una sezione di materna basandosi sulla sola valutazione numerica delle nascite senza fare alcun tentativo e proposta per salvare la scuola a Campiglia è indice o di incapacità politica o di volontà di portare avanti con tutti i mezzi l'eliminazione di Campiglia come luogo del vivere, pensando solo a Venturina e al suo bacino di voti molto più ampio. L'assessora Ticciati dovrebbe cessare di ripetere le solite parole fritte e rifritte su quanto fa il Comune per il Centro storico", hanno sentenziato dal Comitato.
Per il Comitato sono inutili gli incontri e la richiesta di proposte se la giunta intende andare avanti a colpi di maggioranza; inutile il ribadire che il problema dei centri storici è un problema che non riguarda solo Campiglia; inutile parlare di alto livello dei servizi se nel centro storico mancherà. E detto questo, "anche noi anziani che non restiamo a Campiglia certo per i 10 giorni di spettacoli su tutto l'anno, - ha concluso Alberto Primi del Comitato - siamo destinati a scomparire e finalmente lasciare vuoto il paese vecchio senza più bisogno neanche di ambulatori".