"Come Unione Comunale del PD di Campiglia Marittima riteniamo che la vittoria della sindaca Alberta Ticciati sia un successo di tutto il centrosinistra. Il risultato elettorale è infatti frutto dell’apertura del Pd e dell’amministrazione alla società e soprattutto alle forze politiche e sociali più rappresentative del comune. Quest’apertura ha permesso di iniziare un percorso inclusivo che ha coinvolto numerose forze politiche come il Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, Agorà, + Europa e parte del Partito Socialista".
Inizia così una nota in cui l'Unione comunale del Pd di Campo Marittima fa un'analisi del voto elettorale per ke recenti elezioni amministrative.
"Abbiamo così instaurato un dialogo all’interno e all’esterno della coalizione, ascoltando la cittadinanza senza presentarci come dei leader che avevano tutte le soluzioni in tasca. - prosegue il Pd - Con questa consapevolezza, con umiltà, abbiamo ascoltato i problemi e le proposte della cittadinanza, sulla cui base abbiamo elaborato le soluzioni, incanalandole in una prospettiva di centrosinistra. Il successo di questo approccio è stato chiaro e lampante, e non si riflette solo nell’ottimo risultato elettorale, un 57,14% nettamente superiore rispetto a cinque anni fa. Vogliamo sottolineare che tutte le forze politiche alleate e candidate al consiglio comunale esprimono almeno un consigliere. Ciò evidenzia una scelta oculata della coalizione, che ha espresso elementi rappresentativi del nostro tessuto sociale".
"Cogliamo l’occasione per ringraziarli e per sottolineare che dovranno avere un ruolo nei prossimi cinque anni. Inoltre, il nostro approccio ha costretto la destra a una battaglia di retroguardia, visto che non è riuscita a trovare una candidatura unitaria e autonoma. Tanto che è finita per candidare una personalità competente, ma proveniente dalla sinistra. Una scelta che probabilmente non è stata compresa dai suoi stessi elettori. Al tempo stesso, non si può soprassedere sul risultato degli altri comuni, dove la campagna elettorale è finita diversamente", aggiunge il Pd.
"Le sconfitte di Suvereto e Piombino, oltre a essere una triste notizia per il centrosinistra, non aiuteranno a superare la crisi della sovracomunalità che continua da anni. La candidatura di Gianni Anselmi non è riuscita a far breccia tra la maggioranza dei piombinesi. In particolare, al ballottaggio, non ha coalizzato le forze che non si riconoscevano nel centrodestra di Francesco Ferrari. Inoltre, ben tre delle cinque liste che componevano la coalizione non hanno avuto accesso al consiglio comunale. Riteniamo che il resto della Val di Cornia dovrà riflettere sul percorso da intraprendere nelle prossime campagne elettorali. Ci auguriamo e per quanto riusciremo lavoreremo in tal senso, affinché queste sconfitte siano propedeutiche a scelte più vicine a quelle fatte dal centrosinistra di Campiglia Marittima. Ovvero, condivise con gli alleati e con la popolazione, poco divisive e che non appaiano come calate dall’alto", conclude il Pd.