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Finiti gli scavi ecco i giardini archeologici

L'assessore ai Beni culturali Camerini ha illustrato il progetto a conclusione dell'indagine archeologica all'interno del parco termale a Venturina

Una delle aree coinvolte nell'indagine archeologica

L’indagine archeologica preliminare, da poco conclusasi all’interno del parco termale di Venturina Terme, ha avuto un esito più che positivo. Lo ha confermato l'assessore ai Beni culturali Gianluca Camerini in una nota sottolineando i risultati del progetto.

L’equipe Sostratos ha riportato alla luce, intorno al mausoleo romano di Caldana, una tomba a camera con corredo funebre, una serie di pozzetti funerari di età villanoviana e una strada in scorie di ferro di cui andrà chiarita la funzionalità, mentre nell’area della Pulledraia è emersa un’antica necropoli di inumazioni e incinerazioni dotata di strutture murarie e aree destinate alla cremazione dei defunti. 

"Questi straordinari ritrovamenti ci ripagano ovviamente degli sforzi fatti fino ad ora e ci incoraggiano a proseguire nell’avventura, approfondendo le indagini già dalla prossima estate, nella speranza che la situazione sanitaria lo consenta. - ha commentato l'assessore ai Beni culturali Gianluca Camerini - Nel frattempo, in accordo con i proprietari dei terreni, che ringraziamo di cuore per la sensibilità dimostrata e per l’estrema disponibilità, procederemo ad una prima risistemazione delle aree, che saranno recintate e attrezzate per essere fruite, fin dai prossimi mesi, da parte della cittadinanza e dei turisti". 

"L’idea - ha spiegato l'assessore Camerini - è quella di realizzare un percorso che permetta una rilassante passeggiata nel verde, all’interno dei due 'giardini archeologici', così si chiama il progetto, alla riscoperta delle nostre radici storiche. Siamo certi che la presenza di resti di insediamenti umani e attività antropiche del passato costituisca un ulteriore elemento di attrattività turistico-culturale per il Parco Termale e, più in generale, per il paese di Venturina Terme". 

In programma c'era anche l'organizzazione di una mostra dedicata agli antichi manufatti rinvenuti, ma l’aggravarsi dell’epidemia e le conseguenti restrizioni, per il momento, hanno messo l'iniziativa in pausa.

"Colgo l’occasione - ha concluso Camerini - per ringraziare tutti i soggetti che hanno contribuito a vario titolo al raggiungimento di questo primo importante risultato, svolgendo davvero un incredibile lavoro e dimostrando grande entusiasmo, e cioé la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Pisa e Livorno nella persona del dottor Andrea Camilli, Sostratos onlus e il dottor Lorenzo Benini che hanno finanziato le ricerche, l’archeologo dott. Alessandro Viesti, i suoi collaboratori e i volontari che si sono avvicendati sui cantieri, tutti gli sponsor tecnici ed economici che hanno messo a disposizione risorse, mezzi e manodopera e, in generale, chiunque ci abbia dato una mano".