Politica

Gruppo 2019 critico sull'accoglienza nel borgo

Nonostante le incognite legate all'emergenza Covid-19, il Gruppo 2019 ha criticato le scelte dell'amministrazione rispetto al periodo estivo

Il borgo di Campiglia

"L'estate 2020 è stata affrontata da tutti con enorme incertezza e preoccupazione soprattutto dalle attività che vivono di turismo. La nostra zona ha richiamato italiani che hanno scoperto di avere a disposizione posti meravigliosi da visitare. Anche il borgo di Campiglia ha avuto enorme attenzione dai turisti che però, diversamente dagli stranieri, sono meno propensi a passare sopra a quelle carenze tante volte richiamate".

E' il Gruppo 2019 a stilare un bilancio della trascorsa stagione estiva ed elencato dei punti a sfavore.

"L'ufficio turistico nascosto ad esempio, ha portato i residenti e le attività commerciali ad attrezzarsi in modo da dare indicazioni. I nostri beni culturali bistrattati, rimasti chiusi tutta la stagione, dal Palazzo Pretorio alla Mostra del Guarnieri, aggiungendo la Mostra di Arte Sacra. Già la pandemia aveva creato una enorme limitazione nell'accoglienza restringendo la possibilità di feste ed eventi e quindi - hanno spiegato - non avere neanche la possibilità di invogliare i turisti alla visita di queste eccellenze, è, a nostro avviso, un enorme spreco. L'apertura del Parco di San Silvestro con enorme ritardo, la Pieve rimasta al buio per praticamente tutta la stagione, la mancanza di parcheggi sia per i residenti che rientravano da lavorare senza riuscire a trovare un posto nella vicinanza dell'abitazione, che per i turisti, nonostante la mancanza del rinomato ed atteso Apritiborgo, non ha certo dato un buon biglietto da visita a questo nostro centro storico".