Attualità

"La Rocca di Campiglia dimenticata"

Il Comitato per Campiglia dà una serie di consigli per migliorare la Rocca e pensa a una nuova gestione come quella della Parchi di Val di Cornia

Come si presenta oggi la Rocca di Campiglia? A scattare la fotografia dello stato di avanzamento è il Comitato per Campiglia che riscontra una situazione che non sfrutterebbe a pieno le sue potenzialità.

"Il sentiero di accesso è dilavato dalle piogge, non esiste un sistema per rendere accessibile il monumento a persone disabili, l’illuminazione è carente e spesso assente, gli spazi verdi presentano un manto erboso trascurato e semidistrutto, a parte i gabinetti non esiste alcun altro servizio, il Museo è chiuso per una presunta impossibilità di utilizzare l’uscita di sicurezza in quanto in presenza di un cantiere di restauro, inoltre manca una qualunque persona in grado di dare informazioni ai visitatori. - ha segnalato il Comitato in una nota - Quello che colpisce è il disinteresse di chi ha la responsabilità della manutenzione, gestione e promozione dell’importante monumento: occorrerebbe risistemare i prati, sostituire il sistema di illuminazione inadatto e mal funzionante, realizzare un percorso provvisorio protetto con paraschegge per proteggere l’uscita di sicurezza del Museo che va tenuto aperto e supportato da un personale competente, almeno qualche giorno alla settimana e in occasione di visite guidate. Sarebbe utile inoltre realizzare una tettoia in legno tra l’attuale blocco servizi e le mura per ospitare un punto protetto di ristoro, anche solo stagionale, di supporto per concerti ed altri eventi. Sarebbe consigliabile anche reinstallare le riproduzioni delle macchine da guerra medioevali, distrutte dal tempo e dall’incuria, per essere godute da tutti: adulti, bambini, persone di culture diverse".

A questi consigli si aggiunge anche il richiamo alla gestione per l'organizzazione di eventi che animino la Rocca. Per questo, secondo il Comitato per Campiglia, sarebbe utile abbandonare l'attuale criterio di gestione e affidarla alla Società Parchi Val di Cornia.