Sono iniziati i lavori sulla SP 20 a Campiglia Marittima, nel tratto in corrispondenza della zona archeologica di Botro ai Marmi, chiuso al transito dopo l’evento alluvionale di ottobre.
Data la delicatezza dell’area, l’Ufficio tecnico della Provincia ha avviato un confronto con la Sovrintendenza archeologica di Pisa e Livorno, per definire le modalità di intervento al fine di preservare il sito.
Nei giorni precedenti le festività, la ditta incaricata dall’Amministrazione Provinciale ha svolto le operazioni di sfalcio della vegetazione infestante il versante interessato dalla frana, al km 4+000. Questo primo intervento ha consentito di valutare il reale stato del dissesto e nel corso di un incontro tra i tecnici provinciali, i tecnici dello Studio Ingeo, incaricato dei rilevamenti geologici e i rappresentanti della Soprintendenza, sono state concordate le prime operazioni di ripristino, utili a garantire la riapertura parziale, in sicurezza, della circolazione stradale per l’utenza e nel rispetto della presenza del sito archeologico.
Le attività di cantiere, iniziate il 27 Dicembre, riguardano la rimozione dei manufatti pre-esistenti (cancellata, tubi innocenti e lamiere), la posa di un telo di segnalazione e la rimozione del terreno instabile sulla scarpata.
Queste operazioni iniziali richiederanno un tempo si esecuzione di circa 3/4 giorni lavorativi, al termine dei quali si potranno rivalutare le condizioni del sito e concordare le successive modalità operative, che richiederanno la sorveglianza e l’assistenza dell’archeologa già incaricata dalla Provincia.
Attualmente la SP 20 è stata riaperta a doppio senso di marcia dal km 3+700 fino allo svincolo di innesto con la SS1 Aurelia, mentre nel tratto da Campiglia fino al km 4+150, il transito è consentito con qualche limitazione dovuta al restringimento della carreggiata in alcuni tratti.