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Lavoro, legalità e sicurezza in agricoltura

Di questo si parlerà nel convegno di Cia Agricoltori a Venturina per porre una lente sul settore che coinvolge migliaia di lavoratori autonomi e non

Foto di archivio

I temi del lavoro, della legalità e della sicurezza in agricoltura, saranno al centro del convegno promosso da Cia Agricoltori Italiani di Livorno, a Venturina Terme in programma mercoledì 14 Novembre, alle 9,30, presso la sala Sefi in via dell’Agricoltura 1.

“In provincia di Livorno, senza considerare l’indotto, costituito dai servizi all’agricoltura e l’agroalimentare, lavoro significa parlare di 1.800 lavoratori autonomi tra coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali e di circa 2.700 unità di forza lavoro dipendente, delle quali quasi 850 operai fissi ed i rimanenti a tempo determinato. - ha evidenziato Cia Livorno in una nota - Si parla spesso del lavoro in agricoltura, sottolineando gli aspetti più critici, legati a forme di sfruttamento e caporalato che quando si manifestano vanno combattute con fermezza, ma il dibattito sul lavoro in agricoltura non può essere ridotto solo a questo". 

Durante l'incontro infatti saranno messe al centro tematiche come quelle legate agli oneri sociali, agli appesantimenti burocratici e non ultimo il ruolo della Grande Distribuzione Organizzata (Gdo) all’interno della filiera agricola.

All’iniziativa saranno presenti Danilo De Lellis, responsabile Ufficio del lavoro Cia Agricoltori Italiani, Lucia Terrosi, direttore provinciale Inps, Riccardo Spella, capo dell'Ispettorato territoriale del Lavoro di Livorno - Pisa, Luca Brunelli, presidente Cia Agricoltori Italiani Toscana, Gianni Anselmi, presidente Commissione consiliare regionale Attività Produttive, Mario Lolini vicepresidente Commissione agricoltura Camera dei deputati. 

I lavori saranno aperti da Pierpaolo Pasquini presidente Cia Agricoltori Italiani Livorno e dai saluti del sindaco di Campiglia Marittima Rossana Soffritti. Concluderà l’iniziativa il presidente nazionale Cia Agricoltori Italiani Dino Scanavino.