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"Non basta il segnale di speranza della luminaria"

Il Gruppo 2019 chiede di comprimere le entrate tributare per dare respiro alle attività del territorio durante questa emergenza

"L'Amministrazione deve pensare anche alla luminaria anche se sottolineiamo e apprezziamo l'impegno del tessuto economico e sociale che è stato al solito determinante, ma l'urgenza è una rivoluzione copernicana della gestione delle finanze sia per fronteggiare l'attuale crisi, sia per rivitalizzare l'economia appena superata l'emergenza sanitaria".

Così il Gruppo 2019 che ha colto l'occasione per intervenire in merito al bilancio comunale e chiedere una mano più incisiva per le attività in questo periodo di crisi. 

"Neppure nel pieno dell'emergenza, nel 2020, si è riusciti a comprimere l'imposizione fiscale tanto che le entrate tributarie si assesteranno sui livelli del 2018 palesando una situazione paradossale poiché aziende e cittadini non si trovano certamente oggi nella stessa condizione di due anni fa. - hanno spiegato - Ricordiamo peraltro che gli investimenti effettuati o progettati dall'Amministrazione si trasformano molto spesso in autentici sprechi, come nei casi dei giardini del parco della musica, della Ztl o dei giardini di Tufaia e non fanno parte di una strategia né di profondo risanamento del tessuto urbano né di rilancio dell'economia della zona".

"Ciò che serve è una strategia chiara, possibilmente sovracomunale, sulle attività e sui progetti da privilegiare per garantire un futuro al nostro territorio e alle nostra comunità. - hanno commentato - Nel frattempo non è un crimine se il Comune chiude anziché in attivo in passivo il bilancio del 2020 comprimendo le entrate tributarie e dando respiro a commercianti, ristoratori e piccoli imprenditori a cui il segnale di speranza della luminaria non può certo bastare".