Attualità

Nuovo calcolo delle tariffe per i nidi comunali

Cambia dal nuovo anno la tariffazione dei nidi comunale e si uniforma a quella degli altri servizi scolastici a base Isee

La Giunta comunale di Campiglia Marittima ha deciso di trovare un’unica forma di contribuzione per tutti i servizi scolastici erogati dall’Amministrazione comunale, al fine di rendere la modalità di calcolo più comprensibile per le famiglie utenti dei vari servizi, così anche per le tariffe degli asili nido comunali il calcolo sarà fatto in base all’Isee del nucleo familiare. 

La novità entra in vigore dall’anno educativo 2021/2022 quando si abbandonerà l’attuale modalità di calcolo inerente l’attribuzione delle quote di compartecipazione che prevede una quota personalizzata ricavata da una equazione matematica applicata all’Isee presentato da ogni famiglia.

La nuova tariffazione già da diversi anni viene applicata per il pagamento del servizio di mensa scolastica che riguarda 1.200 utenti, modalità che si è rilevata equa ed adeguata, nonché di facile intuizione per tutti.

Per il calcolo preciso della somma dovuta dalle famiglie, che sarà calcolata ogni mese sui giorni di effettiva presenza del bambino, le quote mensili attribuite saranno suddivise per 20 giorni di presenza, al fine di individuare la quota di contribuzione giornaliera dovuta da ogni utente al Comune. Da ricordare, inoltre, che sulle rette degli asili nido sono previste per alcune fasce di reddito anche delle agevolazioni e dei ristori statali che le famiglie potranno richiedere presentando le ricevute di pagamento del servizio rilasciate dal Comune.

“Nell’ottica di trovare un’unica forma di contribuzione per tutti i servizi scolastici erogati da questa Amministrazione, si è ritenuto opportuno modificare l’attuale sistema di individuazione delle quote di compartecipazione dei nidi d’infanzia ed inserire, anche per questo servizio, le fasce di Isee. - ha commentato l'assessore alle politiche educative Iacopo Bernardini - Dal flusso storico dei fruitori del servizio, si è appurato che la quasi totalità rientra nelle fasce intermedie, per le quali la nuova modalità di calcolo delle quote non comporta variazioni sostanziali. Si ricorda che per le situazioni di maggior disagio, che ci vengono segnalate dall’Asl, sono previste misure che vanno dal pagamento della quota sociale di 90 euro mensili sino alla gratuità del servizio”.