Attualità

Orchidee spontanee, da tutelare e valorizzare

Individuati numerosi siti nel comune che l'amministrazione comunale e il gruppo Giros intendono tutelare e valorizzare nel migliore dei modi

Prime fioriture di orchidee spontanee, già in febbraio le Himantoglossum robertianum (dette volgarmente barlie) dalle foglie larghe e turgide sfoggiano le loro folta spiga di fiori rosa acceso. Ci sono diversi siti nel Comune di Campiglia Marittima, notati qualche tempo fa sia nelle campagne a nord di Venturina Terme, sia all'interno del Parco Archeominerario di San Silvestro e segnalati all'amministrazione comunale per proporre un progetto di tutela.

A lavorare su questo tema è l'associazione Giros, Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee, in collaborazione con l'assessorato all'ambiente che nei giorni scorsi l'assessora Elena Fossi. Effettuati un sopralluogo per fare il punto su come tutelare le piante, rare e meno rare, perché i siti sono numerosi e ricchi di molte varietà, ma anche su come agire affinché questo inestimabile patrimonio ambientale diventi un bene comune conosciuto e preso a cuore con consapevolezza dalla comunità.I primi pericoli dai quali mettere al riparo le orchidee sono la raccolta da parte dell'uomo che si intromette alterando l'ecosistema, ma anche lo sfalcio indiscriminato dell'erba nelle zone coltivate come gli oliveti, sugli argini delle strade e dei corsi d'acqua.

Due problemi diversi su cui porre attenzione e su cui si sofferma anche un protocollo d'intesa sottoscritto da Comune e gruppo Giros. Alla base di tutto rispetto e conoscenza. Per gli sfalci invece è necessaria una formazione adeguata del personale che si occupa della programmazione e di quello che interviene con le macchine operatrici. "Cercheremo di ampliare non solo la collaborazione con Giros ma anche con il Wwf, allo scopo di promuovere una crescita culturale e la diffusione del rispetto e della conoscenza di queste piante. - ha detto l’assessora Fossi - Il nostro territorio può essere inteso come un giardino botanico a cielo aperto”.

Avviata anche una collaborazione con la Parchi Val di Cornia, a partire dalla zona del Temperino e che coinvolge anche gli altri comuni, come San Vincenzo.