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"Impianto impattante sul Parco Archeominerario"

Lo dice anche la sindaca Soffritti che replica al Comitato per Campiglia sulle due pale eoliche sul Monte Calvi. Chieste integrazioni alla Regione

Rossana Soffritti, sindaca di Campiglia Marittima

Non sono tardate ad arrivare le spiegazione da parte della sindaca Rossana Soffritti rispetto all'allarme lanciato dal Comitato per Campiglia per l'istallazione di due mega pale eoliche sulla cima di Monte Calvi.

“Il Comitato per Campiglia non è nuovo ad affermazioni non solo completamente errate nella ricostruzione tecnica, ma anche infarcite da considerazioni inappropriate. - ha puntualizzato la sindaca - In primo luogo il progetto dell’impianto eolico sul Monte Calvi riguarda due pale ubicate sul territorio del comune di San Vincenzo, sul quale la Regione ci ha informato dell’avvenuto deposito del procedimento di Via, atto con cui il Comune, di legge, è messo in condizione di verificare se sono necessarie delle integrazioni progettuali”.

Ma c'è di più. "E’ errata l'affermazione secondo la quale il Comune, mentre completava il percorso di variante al Piano strutturale e al Regolamento urbanistico per le attività estrattive, aveva già in mano il progetto delle pale eoliche. Infatti il Consiglio comunale ha approvato la variante urbanistica relativa alle attività estrattive l’11 Dicembre 2017. Il 15 Dicembre la Regione Toscana per Posta elettronica certificata ha informato il Comune dell'avvenuto deposito dell'istanza di Via agli uffici regionali e, prima di tale data, la Società Cave di Campiglia non ha effettuato alcun incontro preliminare con gli Amministratori e con i tecnici comunali".

Insomma, il l'Amministrazione non avrebbe nascosto proprio niente, come invece aveva accusato il Comitato.

Risale al 2 Gennaio 2018, invece, l'invio da parte dell'ufficio urbanistica del Comune di Campiglia della richiesta di integrazioni alla Regione Toscana necessarie per esprimere il parere di competenza. Il 16 Gennaio ne è stata data notizia sull'albo telematico. E, sopratutto, in questa richiesta il Comune "ha evidenziano le enormi criticità legate alla presenza di un impianto così impattante sul Parco Archeominerario di San Silvestro che rappresenta, non solo per Campiglia, un bene culturale e ambientale unico”.