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Pezzo dopo pezzo, l'addio all'albero di Cecchino

Anche la parte inferiore è stata rimossa perché cava e incline al deterioramento. Il legname recuperato diventerà sculture e mosaici

Questa mattina la squadra di operai è arrivata ai piedi del grande albero di Cecchino, l'olmo bicentenario che dopo le recenti valutazioni degli esperti (leggi gli articoli collegati) non vedrà più alcuna primavera.

L'albero è stato potato e messo in sicurezza. Il tronco era cavo fino a un'altezza di 2 metri e quindi non è stato possibile lasciare sul posto la parte inferiore del tronto perché con il tempo si sarebbe deteriorata in fretta.

Il legname recuperato, però, diventerà sculture e mosaici grazie per mano di Fulvio Ticciati. Alcune parti, inoltre, potranno diventare oggetti per prossime iniziative di beneficenza.

Al suo posto nella zona adiacente sarà piantato un nuovo giovane olmo del tipo immune alla grafiosi, parassita che infesta circa l’80 per cento degli olmi su tutto il territorio nazionale, nella speranza che diventi un degno erede dell'amato albero.