Attualità

"Quel piano un assemblaggio casuale di scelte"

Il Comitato per Campiglia: "Ogni amministrazione promette di adottare un comportamento virtuoso e collaborativo, poi fa le sue scelte affrettate e deleterie"

Il Piano strutturale d'area? "Un presunto processo di co-pianificazione con dietro un progetto disorganico e frutto di un assemblaggio casuale di scelte", secondo il Comitato per Campiglia che in una nota è intervenuto sul percorso che vede coinvolti i Comuni della Val di Cornia.

"In realtà assistiamo ad un sovranismo comunale acutizzato in vista delle prossime elezioni: ogni amministrazione se da una parte promette di adottare un comportamento virtuoso e collaborativo su grandi temi comuni, dall'altra fa le sue scelte affrettate e deleterie per accontentare chi realmente gestisce oggi l'economia del territorio", ha commentato il Comitato per Campiglia riportando alcuni esempi: "Campiglia Marittima sposta la fine dell'escavazione nelle cave del suo territorio a data indefinita, San Vincenzo prende in considerazione l'apertura di una nuova cava di decine di ettari, sempre a San Vincenzo si parla di uscire dalla Parchi Val di Cornia per potere gestire autonomamente le aree pubbliche di Rimigliano e magari far fare un po' di stabilimenti balneari a vantaggio dei soliti noti immobiliaristi, a Piombino si fanno costruire in prossimità della spiaggia sei torri eoliche di 180 metri per far risparmiare Aferpi, a Piombino si vuole ampliare la discarica per rifiuti speciali per ripianare debiti dei quali qualcuno dovrebbe rispondere".

Temi questi che secondo il Comitato si sarebbero dovuti trattare complessivamente coinvolgendo tutti i Comuni della Val di Cornia.

"Politici e tecnici non ci vengano a recitare il solito mantra falso e bugiardo che la variante al Piano Strutturale sarà basata sulla tutela del paesaggio, sullo sviluppo di attività economiche non impattanti, e su tante altre belle favole. - ha concluso il Comitato - In realtà tutti i Comuni, compreso Suvereto con il discusso progetto di macroampliamento di Terna, stanno facendo man bassa del paesaggio che è l'unico patrimonio durevole da tramandare alle future generazioni e dal quale potranno trarre lavoro e sostentamento".