Attualità

"Primo ostacolo per le 9 pale eoliche a Casalappi"

Il comitato Terre Val di Cornia: "Il Ministero della Cultura chiede integrazioni documentali su paesaggio e archeologia"

Arrivano i primi riscontri alle numerose osservazioni presentate nei mesi scorsi da enti, associazioni e cittadini in merito al progetto presentato dalla società veneta Pellestrina Wind S.r.l. che prevede l’installazione di n. 9 aerogeneratori consistenti in pale eoliche alte 200 metri e oltre nella zona di Casalappi.

"Il Ministero della Cultura, tenuto conto di quanto comunicato dalla Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, ritiene che l’intervento proposto possa interferire negativamente sui caratteri storici e paesaggistici dell’area. - hanno spiegato dal comitato - Secondo la Soprintendenza, tale impianto limiterebbe le visuali panoramiche, gli scenari, i coni visivi, sovrapponendosi in modo incongruo con gli elementi significativi del paesaggio. Un impatto negativo ci sarebbe anche per quanto riguarda l’ambito archeologico, poiché l’impianto verrebbe a collocarsi in un’areale già antropizzata in età antica, con una continuità che spazia dall’età preistorica e protostorica sino ai tempi moderni. Si individuano dunque una serie di elementi di criticità e si rileva la redazione non adeguatamente sviluppata e dettagliata degli elaborati progettuali. Quindi non è sufficientemente esaustiva la documentazione presentata a corredo del progetto, poiché secondo la Soprintendenza gli elaborati prodotti non chiariscono e non rappresentano compiutamente tutti i potenziali rischi di interferenze con i beni paesaggistici, monumentali e archeologici presenti nell’area e nei dintorni. L’analisi istruttoria condotta sugli elaborati documentali depositati agli atti, ha fatto dunque emergere carenze e criticità che dovranno essere oggetto di adeguata integrazione documentale o approfondimento progettuale. In questi termini il Ministero della Cultura ha scritto al Ministero dell’Ambiente affinché chieda alla ditta proponente di fornire documentazione integrativa relativamente al Progetto presentato". 

“Sappiamo bene che si tratta di un ostacolo superabile per la società Pellestrina srl. – hanno proseguito dal Comitato Terre di Val di Cornia – ma è comunque un primo passo che dimostra il valore delle oltre 300 osservazioni promosse dal nostro Comitato e presentate dal territorio, molte delle quali insistono proprio sui valori paesaggistici e storici dell’area, che sono anch’essi risorse non solo ambientali ma anche economiche per il nostro comprensorio”.

Lo stesso Comitato, ricordiamo, aveva sollecitato la Soprintendenza a tenere conto del valore culturale e ambientale dell’area che, come tutta la Val di Cornia, non può essere sacrificata sull’altare della speculazione energetica.