Attualità

Riconoscere doppia genitorialità, Ticciati firma

La sindaca sostiene la petizione Disobbediamo. "La mancanza del riconoscimento non toglie diritti ai genitori, li togli ai minori"

Alberta Ticciati

La sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciati ha firmato la petizione Disobbediamo lanciata da All Out, un movimento globale per l’amore e l’uguaglianza, un'organizzazione no-profit impegnata nella lotta per i diritti e le libertà delle persone LGBT+ in tutto il mondo. 

In particolare la petizione è un appello a sindaci e sindache per il riconoscimento dei figli e delle figlie delle famiglie arcobaleno, Ticciati quindi ha accolto l'appello e se ne è fatta sostenitrice attraverso la propria sottoscrizione. 

"I genitori arcobaleno chiedono di potersi assumere dei doveri nei confronti dei propri figli e figlie - ha commentato la sindaca Ticciati - e anche io sono convinta che la mancanza del riconoscimento della doppia genitorialità non tolga diritti ai genitori, ma li tolga ai minori. Per questo ho firmato la petizione Disobbediamo. La recente scelta del governo che con il divieto di trascrizione al Comune di Milano dei certificati di nascita esteri dei figli nati da coppie omogenitoriali in Italia, ha tracciato una strada di discriminazione dei minori di famiglie arcobaleno deve essere combattuta politicamente e si deve trovare uno sbocco, che la proposta di legge delle famiglie arcobaleno concretizza, per garantire parità di diritti a tutte le bambine e i bambini".

L'Associazione Famiglie Arcobaleno si è fatta promotrice della proposta di legge, già depositata in Parlamento, "Disposizioni in materia di vita familiare delle coppie formate da persone dello stesso sesso e di stato giuridico dei figli, nonché di accesso all’adozione e alla procreazione medicalmente assistita per le persone di stato libero", una legge scritta e pensata insieme a Rete Lenford – Avvocatura per i diritti LGBTI+, che non ha colore politico e che restituisce pari dignità a tutte le famiglie.

Il movimento All Out mobilita migliaia di persone per costruire un mondo dove nessuno dovrà sacrificare la propria famiglia, libertà, sicurezza o dignità a causa della sua identità o di quella della persona che ama.

"L’amore, il rispetto e il diritto hanno un unico comune elemento e denominatore, devono essere per tutti e di tutti, indipendentemente da etnia, fede religiosa, orientamento sessuale, lingua, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. Un fondamento imprescindibile della nostra Repubblica, un pilastro per la vita di ciascun essere umano”, ha commentato.