Politica

"Rimateria, i primi a contraddirsi sono i Comuni"

Ok al progetto Rimateria, ma Comune dei Cittadini vuole vederci chiaro sulla frase che sembrerebbe esser stata omessa sui materiali di cava

Foto d'archivio

"Quello che propone oggi Valerio Caramassi, presidente di Rimateria, è ciò che propone il Comune dei Cittadini da sempre", così il coordinamento affronta la questione per il recupero dei rifiuti industriali e il loro impiego nella sostituzione degli inerti di cava delle colline campigliesi. 

"Siamo d’accordo, ma purtroppo a non essere d’accordo sono gli stessi Comuni che, a parole, dicono di sostenere il piano di Rimateria. - si legge in una nota di Comune dei Cittadini - E’ quello che è emerso ieri nel consiglio comunale dove si sanciva sostanzialmente la fine di Asiu spa e la nuova missione di Rimateria: trattamento, stoccaggio e riciclo di rifiuti speciali". 

"Sono gli stessi impegni che i Comuni assunsero oltre 15 anni fa e che hanno colpevolmente disatteso", hanno aggiunto imputando le responsabilità all'allora sindaco Silvia Velo, che  nel 2002 raddoppiò i volumi scavabili a Monte Calvi da 4 a circa 8 milioni di metricubi, e alla giunta Soffritti che nel 2014 ha sostenuto il Piano Provinciale delle cave. 

Rimane un dubbio: "nella delibera del Comune di Piombino c'è scritto che i rifiuti industriali recuperati possono sostituire, in tutto o in parte, i materiali di cava provenienti dai comuni di Campiglia Marittima e San Vincenzo destinati alla realizzazione di opere infrastrutturali, mentre nella stessa delibera portata in consiglio a Campiglia Marittima questo passaggio non c’è".