Attualità

Rimateria, "destino in mano ai soci privati"

I sindaci di Campiglia, Castagneto e Sassetta si sono espressi sul futuro della discarica e confidano nella proposta dei soci privati

I sindaci di Campiglia Marittima, Castagneto Carducci e Sassetta intervengono sulla situazione di Rimateria, dopo che la Regione ha ricevuto la proposta tecnica di Rimateria che rappresenta una via per la prosecuzione dell’attività con un ruolo di primo piano da parte dei soci privati.

"Nella mattina di domani, venerdì 21 Maggio, si decideranno le sorti dell’azienda Rimateria, quando i soci pubblici e privati saranno chiamati ad esprimersi su 2 opzioni: continuare nell’attività o dichiarare l’autofallimento. - hanno spiegato i sindaci - Un momento delicatissimo e molto complesso, prodotto di due anni di trattative altrettanto difficili tra i soci privati, la Regione Toscana e il sindaco di Piombino socio di maggioranza, che non ha mai nascosto le sue intenzioni avverse nei confronti di Rimateria. Ci dispiace ma non ci stiamo ad essere annoverati tra le amministrazioni locali che avrebbero agito per limitare l’operatività di Rimateria (riferendosi alla nota di Iren Ambiente, ndr), non ci stiamo alla prassi ormai purtroppo consolidata di fare di tutta l’erba un fascio". 

"I sindaci di Campiglia Marittima, Castagneto, San Vincenzo e Sassetta, ci teniamo a ricordarlo, il 18 Novembre 2019 nell’Assemblea dei soci si espressero a favore dell’ipotesi che prevedeva il completamento del cono rovescio e la riprofilatura della discarica ex Lucchini, con scadenza presumibile nel 2024, mentre soltanto i sindaci di Piombino e Suvereto si dichiararono contrari a tale scenario scegliendo invece di limitare l’attività di Rimateria al cono rovescio. - hanno sottolineato - Questi sono i fatti e ci sono atti e verbali che lo certificano. Comprendiamo l’amarezza e la difficoltà di lavorare in un contesto di questo tipo manifestate a mezzo stampa da Iren, ma ci teniamo a distinguere le posizioni per rispetto del lavoro sin qui prodotto da ciascuno di noi e per rispetto dei cittadini che rappresentiamo".

"Lo scenario del fallimento è quanto di peggiore si possa immaginare, perdita di posti di lavoro, danni economici sui bilanci dei Comuni soci, danni ambientali che si amplificherebbero nel tempo senza possibilità di risoluzione. - hanno evidenziato - Per questo motivo, per quel che abbiamo potuto, con gli strumenti a nostra disposizione ci siamo attivati per rappresentare la complessità di questa situazione alla Regione Toscana, per richiedere una risposta celere alla proposta tecnica avanzata da Rimateria che, ne siamo felici, ci risulta essere pervenuta e ci risulta rappresentare un’apertura importante che adesso mette il destino dell’azienda nelle mani dei soci privati".