Attualità

Rimateria, "noi non ci tiriamo indietro"

Da Campiglia e Castagneto non mancano alcune puntualizzazioni dopo lo scattare dei primi licenziamenti dei lavoratori Rimateria

La discarica di Piombino

Dalle sindache di Campiglia Marittima e Castagneto Carducci, Alberta Ticciati e Sandra Scarpellini, alcune osservazioni a seguito dei licenziamenti dei dipendenti Rimateria (leggi qui l'articolo collegato).

"Comprendiamo e condividiamo le preoccupazioni per i dipendenti fortemente provati da una situazione che va avanti da mesi e che a dispetto delle possibili strade che sembrava si fossero aperte, si vedono licenziare o comunque strappare dalla realtà dove hanno sino ad oggi operato. Ma sarebbe colpevole non riconoscere e ricordare il percorso che ha condotto sino a qui. - hanno commentato - Generalizzare e attribuire la responsabilità di ciò che oggi raccogliamo ai Comuni soci, indistintamente, non soltanto non è coerente con la realtà, ma è inaccettabile e irrispettoso del lavoro, dello sforzo, dell’impegno prodigato da alcuni e non da altri". 

"L’obiettivo del nostro impegno sin dal primo momento, all’indomani dall’insediamento delle nuove Amministrazioni, è stato non soltanto quello di difendere l’occupazione, ma anche quello di rilanciare la mission di Rimateria anche in funzione delle nuove imminenti opere (398, centrale Enel ecc.) che necessitano di un soggetto che si occupi di smaltimento e bonifiche, tema cruciale per il nostro territorio. - hanno spiegato - Non sono parole, ma fatti. Ci sono verbali, documenti, atti ufficiali con i quali i singoli Comuni possono raccontare il proprio percorso, la propria posizione, la propria visione. Le sedute dell’assemblea Asiu di Novembre e Dicembre 2019 mettono nero su bianco le responsabilità di questa vicenda. Troppo semplice oggi, in questa situazione così complessa, cercare di confondere le acque nel tentativo di nascondersi o di dividere responsabilità e oneri di questo epilogo disastroso". 

“Ci tengo inoltre a ricordare - ha dichiarato la sindaca Ticciati - che l’ultimo incontro in Regione, da noi fortemente voluto, si è tenuto alla presenza di tutti i Comuni soci ed a questo sono seguiti più momenti di interlocuzione vis a vis e telefonica con sindacati e dipendenti. Dire che i sindaci si sono negati è scorretto oltre che falso. Oggi c’è da gestire questa criticità e noi non ci tireremo indietro, faremo quanto in nostro potere per minimizzare il contraccolpo sociale e stiamo cercando di dare il nostro contributo per la costruzione di una prospettiva sostenibile. Questo non toglie che le responsabilità sono chiare, precise e individualizzate". 

"Fare di tutta l’erba un fascio, oltre a togliere verità e trasparenza a quanto accaduto, non aiuterà a raggiungere prima una soluzione, anzi non farà che aumentare confusione, incertezza e opacità di questa complessa vicenda", hanno concluso.