Cultura

Gli scavi riportano alla luce un'urna in vetro blu

"Un rinvenimento assolutamente insolito in Etruria", così il gruppo Trust Sostratos ha commentato il rinvenimento nell'area della Pulledraia

Proseguono gli scavi e gli aggiornamenti dal sito di Venturina Terme. Il gruppo Trust Sostratos che si occupa delle operazioni ha annunciato tramite social un rinvenimento particolare nell'area della Pulledraia a Venturina Terme. 

"Abbiamo iniziato la rimozione delle stratificazioni più recenti del terreno che obliterano i livelli di frequentazione tra il recinto funerario ed il lastricato. - hanno spiegato in un post Facebook - All'interno del recinto, è stata individuata una sepoltura a fossa terragna di una donna e una incinerazione in una stupenda urna in vetro blu con coperchio in ceramica. Il reperto, insieme ai resti combusti del defunto, è stato asportato e conservato per il prossimo restauro. Le urne cinerarie in vetro sono sono tipiche dell'Italia Settentrionale, e sono un rinvenimento assolutamente insolito in Etruria. L'incinerazione dovrebbe potersi datare nella prima età imperiale".

Gli scavi a Venturina Terme sono iniziati a giugno 2020. Le aree interessate dall’indagine sono tre: l’edificio, a pianta rettangolare noto appunto come Mausoleo romano di Caldana sito circa all’incrocio tra via dei Molini e via Mattarella, la zona adiacente l’edificio dove passava la Via Aurelia/Aemilia Scauri, e infine, a poche centinaia di metri a nord del mausoleo, in località La Pulledraia, un’area in cui si ha la presenza di significativi reperti di epoca romana, che testimoniano la presenza di un antico insediamento.

Nel corso delle operazioni sono stati rinvenute tracce di strutture, ma anche oggetti e sepolture. Per approfondire le indagini il Trust Sostratos ha stretto un accordo con l'Università di Pisa, Divisione di Paleopatologia del Dipartimento di Ricerca Traslazionale, che fornirà assistenza antropologica sul campo e che condurrà le ricerche sui resti umani (leggi qui sotto gli articoli collegati).