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La sindaca chiede il ripristino della Polfer

Lo stesso Comune ha mostrato preoccupazione per la chiusura del presidio di polizia ferroviaria alla stazione. Soffritti firmerà una richiesta formale

Foto di repertorio

La chiusura degli uffici della Polfer situati nella stazione di Campiglia Marittima hanno destato molta preoccupazione. Alla notizia è seguita una notevole mobilitazione da parte di cittadini e politici della Val di Cornia, come per esempio il sindaco di Suvereto Giuliano Parodi sui social network, che hanno sottolineato come il presidio nella stazione riferimento del territorio era un servizio più che utile e, soprattutto, simbolo di sicurezza.

Alla notizia lo stesso Comune di Campiglia ha espresso la sua preoccupazione, tanto che la sindaca Rossana Soffritti è intervenuta.

“Dopo alcune notizie in questo senso risalenti a circa un anno fa, dopo le quali mi ero interessata rispetto alla possibile chiusura, non c'è stata più nessuna informazione che ci avvertisse di questo passaggio. - ha detto la sindaca - La zona della stazione è fuori dal centro abitato e quindi necessiterebbe di un controllo che un presidio come quello della Polfer rappresenta. Comprendo che le ristrutturazioni di competenza dello Stato non si debbano obbligatoriamente discutere con il Comune, ma visto che alla stazione esiste anche una presenza importante di immigrati che rappresentano sempre una politica statale declinata nei territori, sarebbe stato utile condividere l'opportunità o meno di questo taglio proprio a Campiglia che rappresenta peraltro anche una stazione di bacino importante”.

"Sarà mia cura fare una richiesta formale alle autorità competenti per cercare di ripristinare l'ufficio”, ha concluso la sindaca rispondendo così alla protesta dei cittadini.