Non si spegne la polemica accesa a Campiglia Marittima sull'intitolazione di una via a Norma Cossetto, anzi si inasprisce dopo le dichiarazioni della sindaca Alberta Ticciati.
"Sono sconcertato, io non posso credere che il sindaco Ticciati abbia detto: 'Per quante tragedie possono aver causato i partigiani, i comunisti e gli jugoslavi, non sono paragonabili agli orrori nazifascisti. E le foibe sono un evento tragico la cui scala rimane decisamente minore rispetto all’olocausto'. Ma siamo impazziti? - ha commentato Alessio Albertoni della lista civica Cambiamo Futuro - La Ticciati fa le classifiche degli orrori per dare a questi un valore maggiore o minore? La Ticciati poi ha la sua personalissima opinione su chi sia Norma Cossetto: 'Nell’immaginario collettivo è una ragazza fascista, vittima di comunisti, e un’italiana, vittima di slavi'. No, sindaco, Norma, come recita la motivazione della sua Medaglia d'oro al Merito Civile era una «Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio, 5 ottobre 1943 - Villa Surani (Istria)» si astenga da mettere etichette, Lei, una donna, a giustificare stupri e sevizie. Ma dove sono le femministe? Il loro silenzio sta macchiando il loro operato perché sembra avvalorare le tesi che una donna, per un pensiero, anche fosse quello politico, se stuprata e seviziata, beh forse un po’ se lo è meritato".
Albertoni ha inoltre fatto sapere di aver fatto un esposto al Prefetto di Livorno perchè il Comune non ha celebrato il Giorno del Ricordo. L'iniziativa inizialmente promossa è stata annullata a causa allerta meteo e non riorganizzata.
A concludere vorrei dire che, per sottolineare le bugie del nostro sindaco, degli assessori, colpevoli in silenzio, e di tutto Impegno Comune, dal portavoce a tutti i consiglieri che firmano certe cose, un paio di settimane.