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Torna l’app contro l’abbandono dei bimbi in auto

Prevenire gli abbandoni dei bambini in auto, un obbligo per i comuni che già dall’anno scorso hanno attivato l’app Camillo

E’ ripartita dal primo ottobre la App Camillo, l’Applicazione per smartphone adottata dal comune di Campiglia Marittima per la prevenzione degli abbandoni dei bambini in auto. Il servizio messo gratuitamente a disposizione dal comune è rivolto alle famiglie dei bambini che frequentando gli asili nido comunali. Quando il bambino risulterà assente, entro un orario stabilito della mattina, verranno effettuate le telefonate ai numeri dei familiari ripetutamente, fino a quando uno di essi non risponderà per accertare il motivo dell’assenza.

L’importanza del servizio, oltre che rispondere all’obbligo normativo della Regione Toscana, risiede nel fatto che gli esperti sono concordi nel dire che gli abbandoni in auto non sono legati all’essere genitori attenti e responsabili, e possono capitare a tutti: la memoria non è una macchina infallibile e stress, stanchezza, agitazione, cambiamenti imprevisti nella routine quotidiana, possono in ogni persona provocare black out che rischiano di avere ricadute inimmaginabili come l’abbandono di un figlio in auto.

Per le nuove utenze, la App viene configurata dal Comune che inserisce i dati necessari di ogni utente all’interno del sistema di back office, dopo di che gli utenti potranno accedere attraverso le credenziali che sono state loro assegnate ed aver così la possibilità di aggiungere, oltre al proprio recapito telefonico, anche i numeri degli altri familiari abilitati dai genitori a rispondere alla telefonata di Camillo per giustificare l’assenza del bambino. 

“Il servizio è partito l’anno passato, per la volontà del territorio di attivarsi da subito rispetto a quella che è davvero un’emergenza sociale, ancor prima della definizione del sistema informatico che è tutt’oggi allo studio della Regione Toscana. – ha spiegato la sindaca Alberta Ticciati - È importante sensibilizzare e tenere alta l’attenzione su un tema, ahimè, rispetto al quale nessuno si deve sentire escluso”.

Dall’anno scorso il servizio è attivo in tutti i Comuni della Val di Cornia.