Nel Consiglio comunale del 21 Febbraio 2025 a Campiglia Marittima è stato presentato dal gruppo di Impegno Comune un ordine del giorno sulla promozione della Pace che non ha avuto voto favorevole dalle minoranze consiliari.
"Nonostante il tentativo di convergere su un testo condiviso con le opposizioni, il testo non ha trovato il voto unanime. - hanno fatto sapere dalla maggioranza - Riteniamo importante, oggi più che mai, che anche nei piccoli comuni come il nostro si parli di un principio che è fondamento di ogni società giusta: la pace. Un valore universale che attraversa epoche e confini, ma che troppo spesso viene minacciato da violenze, ingiustizie e crimini contro l’umanità. Stiamo vivendo un’epoca di profonde trasformazioni e sfide globali, in cui le crisi ambientali, economiche, sociali e politiche si intrecciano, minacciando
la sicurezza ed il benessere delle popolazioni".
"L’ONU - hanno proseguito - risulta oggi l'unica istituzione in grado di rappresentare tutti gli interessi coinvolti e di evitare altre guerre economiche e militari con effetti devastanti sul futuro dell'umanità. Per questo il consiglio comunale richiede che questa istituzione venga rafforzata e non ignorata, come purtroppo sta accadendo. Con il nostro ordine del giorno inoltre abbiamo chiesto che il comune di Campiglia aderisca al Coordinamento nazionale enti locali per la pace e i diritti umani, luogo di scambio e informazione politica sulla progettazione e lo sviluppo sui temi della pace e che si impegni ad aprire tavoli di confronto in tal senso con i comuni limitrofi. Chiediamo anche che il nostro comune si faccia promotore con le istituzioni nazionali affinché l’Italia si faccia promotrice in Italia, in Europa di una urgente riforma dell’ONU, per rendere
effettivi ed esecutivi i principi sottoscritti nel secondo dopoguerra a garanzia della pace e dei diritti universali all’umanità intera. La storia dimostra che la pace non è un evento spontaneo e casuale, ma il frutto di scelte consapevoli. È il momento, dunque, di fare delle scelte, chiedere con forza alle istituzioni nazionali di attivarsi per fermare i conflitti e promuovere una conferenza internazionale per la pace e la sicurezza globale, sotto la guida e la protezione dell’ONU. Perché la pace non è un privilegio per pochi, ma un diritto universale che va difeso, sostenuto e costruito ogni giorno".