Politica

Ospedali in rete, "Regione intervenga su carenze"

Per la deputata di Forza Italia Chiara Tenerini occorre trovare un modello accettabile per entrambe le strutture

Foto di repertorio

Regione Toscana intervenga su carenze infrastrutturali, dei servizi e del personale degli ospedale di Cecina e Piombino. Lo chiede la deputata di Forza Italia Chiara Tenerini, auspicando a un modello accettabile per entrambe i presidi.

“Dopo essere stati per anni criticati per aver denunciato le innumerevoli disfunzioni presenti negli ospedali di Cecina e Piombino, e tacciati di essere inutilmente allarmisti, oggi la sinistra ammette che avevamo ragione. - ha commentato Tenerini - Il progetto degli ospedali in rete poteva essere un’idea vincente ma purtroppo non è stata mai realizzata. Oggi le inefficienze dei due ospedali sono sotto gli occhi di tutti ed è necessario trovare un modello accettabile per entrambe le strutture ospedaliere". 

"Bisogna intervenire in modo urgente sulle carenze infrastrutturali, sui servizi e sul personale. A Cecina, per esempio occorre mantenere il primariato di Cardiologia ed a Piombino creare l’emodinamica. Non è più il tempo delle promesse. - ha proseguito - Pensare di risolvere la questione ponendo l’attenzione, come di recente apparso sulla stampa, sulla necessità di gestire i flussi dei pazienti negli ospedali istituendo una figura apposita allo scopo mi sembra fuorviante e non rappresenta una priorità”.

"Il problema degli accessi impropri ai pronto soccorso è dovuto alle enormi carenze in cui versa la medicina di territorio ed alla mancanza dei livelli intermedi. I cittadini, quindi, si recano massivamente in ospedale non trovando altri riferimenti a disposizione. - ha spiegato - La carenza di personale medico e infermieristico, insieme alla pandemia ha determinato un aumento dei tempi di attesa per accedere alle prestazioni. Tale problema si è risolto ricorrendo alle convenzioni con soggetti privati. Il sempre maggior ricorso a tale pratica dimostra come la sanità privata non vada demonizzata e che un corretto equilibrio tra pubblico e privato è possibile in ambito sanitario, sempre se gestito nel primario interesse del paziente”.