Lavoro

Scuola, "Organico Covid senza stipendio"

Dalla delegata Flc-Cgil la denuncia: "Nella provincia di Livorno almeno una cinquantina di lavoratori non hanno ancora riscosso il primo stipendio"

Una classe

Arriva dalla segretaria generale Flc-Cgil provincia di Livorno, Licia Mataresi, la denuncia in merito alla situazione che molti insegnanti stanno attraversando.

"Il mondo della scuola è in pieno caos. - ha riferito in una nota - La decisione del Governo di rinviare di quattro giorni il ritorno alla didattica in presenza nella scuola secondaria di secondo grado ha generato molta confusione, sia tra i lavoratori del settore scolastico che tra le famiglie degli alunni. In questo momento così delicato chiediamo al prefetto di istituire un tavolo permanente a cui poter portare le nostre proposte. La mancanza di un adeguato coordinamento tra Stato, Regioni e scuole sta generando contraccolpi negativi sul fronte occupazionale, in particolar modo in relazione agli organici aggiuntivi. - ha spiegato - In tutta la provincia di Livorno centinaia di lavoratrici e lavoratori erano stati infatti assunti a fine Settembre come supporto al personale scolastico ma poi le assunzioni sono state bloccate per mancanza di fondi. Senza contare che oggi ci risultano almeno una cinquantina di lavoratori, tra docenti e personale Ata, degli organici aggiuntivi che ancora non hanno riscosso il loro primo stipendio. Tutto ciò è inaccettabile".

Critiche sono arrivate anche rispetto alla decisione del Governo di posticipare il ritorno in classe.

"La macchina organizzativa era già pronta per la ripartenza: i tavoli di confronto dei giorni scorsi avevano infatti visto prefetti, dirigenti scolastici e aziende di trasporto discutere e approvare piani di entrata/uscita dalle scuole di alunne e alunni. I sindacati, esclusi da tali tavoli, avevano da tempo suggerito soluzioni e messo in allarme i politici sul tema della sicurezza: purtroppo nessuno di tali suggerimenti è stato preso in considerazione. Nessuna risposta soddisfacente neanche in relazione alla richiesta di aumentare gli organici per permettere la riduzione del numero di alunni per classe", ha spiegato.

"Il progetto Scuole sicure presentato dall’assessore regionale Alessandra Nardini rappresenta senza dubbio un passo importante e deve essere attivato il prima possibile. - ha commentato - Il tracciamento delle positività doveva però già essere operativo prima dell’11 Gennaio: siamo in forte ritardo, non sono ancora stati resi pubblici i dati sui contagi del primo trimestre nelle scuole. Conoscere questi dati - ha concluso Mataresi - vuol dire capire quanto la riapertura della scuola abbia contribuito alla diffusione del virus".