Attualità

Terapie intensive, il modello nord ovest fa scuola

Al centro del dibattito il modello dell’Ausl Nord Ovest, riconosciuto come esempio di integrazione tra assistenza ospedaliera e territoriale

Sabato 4 Ottobre nella Sala Conferenze (Piazza del Mercato) di Rosignano Solvay si svolge il convegno “Terapie Intensive a Confronto 2025”. Si tratta di un appuntamento di grande rilevanza per tutti i professionisti che operano in area critica e che avranno l’opportunità di aggiornarsi e confrontarsi sulle più attuali tematiche legate alla gestione del paziente critico. 

Al centro del dibattito vi sarà il modello dell’Azienda Toscana Nord Ovest, riconosciuto a livello nazionale come esempio di integrazione tra assistenza ospedaliera e territoriale e come laboratorio di innovazione clinica e organizzativa. Il convegno infatti, non solo rappresenta un'importante piattaforma di aggiornamento e formazione, ma anche un momento di riflessione e confronto sulle sfide e le opportunità che il settore sanitario deve affrontare. L'Azienda USL Toscana nord ovest, con la sua esperienza e innovazione, sarà al centro di questo dibattito, contribuendo a delineare il futuro delle terapie intensive in Italia e oltre.

La giornata si apre con i saluti del direttore sanitario, Giacomo Corsini e delle altre autorità e vedrà l’introduzione dei presidenti del convegno, Carlo Amadori, Direttore della UOSD di Anestesia e Rianimazione di Cecina, e Michele Casalis, Primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Piombino, affiancati da altri rappresentanti della sanità toscana e del mondo accademico. Seguiranno numerose sessioni tematiche dedicate al paziente settico, al paziente con insufficienza respiratoria e a quello con problematiche nutrizionali, oltre a una sezione miscellanea con testimonianze ed esperienze maturate nei presidi ospedalieri della Toscana e a una sessione conclusiva che prevede la discussione interattiva di casi clinici reali.

Il convegno, che prevede la partecipazione di ottanta professionisti, è coordinato da un comitato scientifico composto da Carlo Amadori, Paolo Carnesecchi, Michele Casalis e Giacomo Saltini. Si configura non solo come un’occasione di aggiornamento e formazione, ma anche come un momento di riflessione sulle sfide che il settore sanitario deve affrontare e sulle opportunità di crescita che nascono dalla condivisione delle esperienze.