Attualità

Verso il contratto fiume per il Cornia

Prosegue il percorso del Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa: il prossimo passaggio sarà quello di coinvolgere comitati, organizzazioni, associazioni di categoria e cittadini

I contratti di fiume: è questo l'ambizioso obiettivo dei Consorzi di Bonifica Toscani. Sei sono i contratti di Fiume avviati, uno per ciascun Consorzio; tra questi quello del Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa pensato per il Fiume Cornia. 

COSA E'. Il Contratto di Fiume può essere definito come un atto di impegno condiviso da parte di diversi soggetti pubblici e privati, a vario titolo interessati ai corsi d’acqua (e ai sistemi idrografici a questi connessi, quali falde, coste, aree umide, ecc…), per la condivisione di una visione comune, di una medesima modalità di lavoro e di azione, al fine di perseguire la riqualificazione ambientale e la rigenerazione socio-economica sostenibile del sistema fluviale. Nascono in Francia all’inizio degli anni ’80 e vengono introdotti in Italia all’inizio del 2000 con alcune esperienze pilota in Lombardia e, successivamente, in Piemonte.  Questo metodo ha l'obiettivo di coniugare sinergicamente dalla tutela ambientale dei corsi d’acqua alla gestione del rischio idrogeologico, dalla valorizzazione paesaggistica dei corridoi fluviali alla fruibilità turistico-ricreativa, dallo sviluppo socio-economico dei territori fluviali alla salvaguardia delle emergenze culturali.

IL CONTRATTO PER IL CORNIA. Anche il Consorzio 5 Toscana Costa ha voluto raccogliere questa sfida individuando un corso d'acqua sul quale intraprendere in via sperimentale il percorso verso il Contratto di Fiume: il Cornia. E' uno dei corsi più lunghi ed importanti del territorio; rappresenta l'arteria vitale della Val di Cornia area sviluppatasi attorno a questo corso d'acqua. Il Cornia non ha valore e valenza soltanto ambientale ed economica, visto che fornisce l'acqua per i fabbisogni idropotabili, agricoli ed industriali, ma anche storica e culturale visto che è considerato un patrimonio collettivo per la cittadinanza stessa.
"Il Consorzio 5 Toscana Costa ha scelto di intraprendere questo percorso - spiega il presidente Giancarlo Vallesi - partendo dalla formazione e sensibilizzazione del proprio personale, per diffondere e condividere l'importanza di questo nuovo approccio di gestione e tutela dei corsi d'acqua". "Una volta formato il personale interno il Consorzio - aggiunge -  ha coinvolto Comuni, Province e Regione interessati dal bacino del Fiume Cornia ed ha discusso insieme a loro dell'opportunità di una gestione integrata, unitaria e omogenea del corso d'acqua".
Il prossimo step sarà quello di coinvolgere i cosiddetti portatori di interessi, quei soggetti come associazioni, comitati, organizzazioni, associazioni di categoria, singoli cittadini che a vario titolo e per ragioni diverse sono interessati al corso d'acqua e alla sua buona gestione.
"Un progetto - illustra Vallesi - che non vuole essere semplicemente una manifestazione di intenti, ma che in tempi certi ambisce a mettere in campo concretamente un metodo innovativo in grado di far unire le forze ai soggetti interessati e alle istituzioni con l'obiettivo di rendere più efficiente ed efficace l'azione di manutenzione, salvaguardia, gestione e controllo del corso d'acqua". "Crediamo convintamente in questo strumento e sentiamo la necessità forte di avviare questo percorso - conclude -  ormai imprescindibile, di collaborazione e sinergia, l'unico in grado di dare risposte ed individuare soluzioni, per riportare al centro dell'attenzione dei cittadini, delle istituzioni, e delle associazioni le tematiche ambientali e la gestione di un corso d'acqua così importante come il fiume Cornia".