Politica

Cercasi “Piano B” per Piombino

Strutture ricettive e aree attrezzate, ecco il percorso di sviluppo e diversificazione economica che può valorizzare il patrimonio del promontorio

“È urgente intervenire sulla costa Est ed in particolare la Sterpaia, capire quale riuso della Centrale di Tor del Sale, come muteranno le aree industriali, le prospettive della nautica, cosa fare dell’ormai ex città futura, monitorare la fattibilità del porto turistico di Poggio Batteria, rivisitare completamente le potenzialità della costa urbana e del promontorio per potenziare il turismo, ripensare meglio Baratti e Populonia in chiave d’attrattività archeologica, per terminare con il recupero ambientale e paesaggistico delle aree agricole frazionate”.

Questo era il “Piano B” presentato dal consigliere Riccardo Gelichi (Ascolta Piombino) per il settore turistico di Piombino. E che ora, con due mozioni nel Consiglio Comunale, tenta di far tornare alla ribalta.

Le proposte sono articolate, ma offrono una prospettiva chiara di quello che potrebbe essere il promontorio piombinese visto con un’ottica diversa, quella turistica.

Cominciamo da Salivoli, con Calamoresca e l’area naturalistica. Il consigliere Gelichi chiede all’Amministrazione di predisporre tutti gli atti necessari per intraprendere la revisione della strumentazione urbanistica per consentire la realizzazione di una struttura turistico-ricettiva, previa delocalizzazione dell’attuale campetto. C’è una proposta anche per le aree di Marina e Torre di Baratti, dove si chiede di delineare due ambiti per l’erogazione di servizi alla persona, alla nautica carrellabile e alla balneazione. L’obiettivo, come viene spiegato, mira a creare due poli produttivi e remunerativi per le casse comunale in analogia a quanto già organizzato dalla Società Parchi con gli ambiti di servizio della Costa Est.

Per far ciò servono diverse varianti. Il nuovo regolamento urbanistico, come spiega il consigliere di Ascolta Piombino non è all’avanguardia a discapito delle potenzialità turistiche ricettive, nautiche ed imprenditoriali del territorio.

“Per modificare la rotta le prime tre mosse dovrebbero essere: rimodulazione dell’accordo di programma, obsoleto rispetto agli attuali piani Cevital ed escludente la 398; riformulare il gruppo di lavoro sull’accordo di programma ponendo alla guida un consulente di comprovata esperienza nel settore; accelerazione di tutte quelle azioni necessarie per rilanciare l’economia comprensoriale in accordo con la Regione Toscana”. Di questo si parlerà martedì 17 novembre in Consiglio Comunale