Cronaca

E' elbana una delle vittime dell'infermiera killer

Terside Miliani, riportato nei primi momenti come donna, è invece l'elbano residente alla Bonalaccia che compare fra le 13 vittime di Piombino

Un errore dovuto al nome o una svista dovuta alla fretta. E' questo probabilmente il motivo che ha indotto la diffusione del nome sbagliato di una delle vittime attribuite a Fausta Bonino, l'infermiera accusata di aver ucciso 13 persone fra il 2014 e il 2015 nel reparto di terapia intensiva di Piombino.

Terside Milianti  donna, è in realtà Terside Miliani, pensionato elbano residente alla Bonalaccia, deceduto il 27 giugno 2014 per un'emoragia sulle cui cause si sta ora accendendo una luce del tutto diversa. Ricoverato il 24 giugno 2014 per una embolia polmonare, Miliani era l’unico paziente tra le morti sospette alla quale era espressamente prescritta l’eparina sodica come terapia. 

Miliani aveva accusato un malore nei giorni precedenti il ricovero al punto che, come ci raccontano i parenti, dopo un peggioramento era stato trasportato a Villamarina con l'elicottero. Ma dopo il primo giorno di ricovero era sembrato migliorare tanto da far sperare in una ripresa. Invece la mattina del 27 giugno viene comunicata loro la morte.

Una morte che adesso assume il sapore amaro dell'ingiustizia per una vita che, secondo l'impianto accusatorio, sarebbe stata tolta in maniera arbitraria insieme a altre 12 esistenze spezzate prima del tempo.

"Nessuno ci ha avvisato - commentano amari dalla Bonalaccia dove il pensionato viveva con la sua famiglia - l'abbiamo saputo dai giornali e ora fa male ancora. Vogliamo parlarne fra di noi per capire cosa fare a questo punto".