Attualità

I dubbi della Cgil sull'accorpamento delle Appe

Riccardo Barontini, segretario Filt Cgil Toscana: va bene accorpare ma cosa c'entra Piombino con Civitavecchia e Marina di Carrara con La Spezia?

Nell'ultimo documento reso noto dal MIT, il Ministro Del Rio ha annunciato l' accorpamento di alcune Autorità Portuali per migliorare la gestione del sistema nell'ambito più generale di una riforma complessiva in fase di elaborazione.

"La Filt Cgil Toscana - si legge nel comunicato diffuso in merito - dai tempi del Master Plan dalla Regione Toscana, era il 2004, e con la nostra 'Piattaforma Logistica Costiera', ha chiesto di mettere a sistema le Autorità Portuali di Livorno/Piombino/M. di Carrara perché vi fosse più relazione commerciale e maggiore offerta sul mercato portuale di accoglienza delle merci e del turismo da crociera.

Tutto ciò per dire che una possibile riforma in tal senso non ci suona novità. Stupiti lo siamo per come si intende accorpare, senza logiche sulle ricadute economiche rispetto alle diversità merceologiche e geografiche. Ha ragione da vendere il presidente dell'Autorità portuale di Piombino che a mezzo stampa chiede al ministro quale logica sosterrebbe l'accorpamento di Piombino a Civitavecchia, con sede dell'Autorità a Civitavecchia, porto, quest'ultimo, non inserito dalla Commissione Europea fra quelli collegati al corridoio alta velocità - alta capacità (T-NT) e dunque privo di finanziamenti comunitari. 

In aggiunta la Filt Toscana si domanda perché si intende accorpare Marina di Carrara a La Spezia al di fuori e contro ogni logica di distretto. Marina di Carrara movimenta marmi, graniti e manufatti della Nuovo Pignone, la Spezia è una Piattaforma per contenitori, tanto per dire.

Va bene la riforma del sistema portuale, vanno bene gli accorpamenti, ma quello che è uscito non ci convince per niente. Speriamo si tratti di incompetenza e poca conoscenza della portualità Italiana che ha urgente bisogno di rinnovamento che, però, non può essere fatto da personaggi del passato o nell'interesse di chi non rappresenta l'interesse generale e tanto meno quello dei lavoratori portuali.

Anche la Regione Toscana dovrà fare una riflessione sul tema visto i non pochi finanziamenti investiti per lo sviluppo della portualità Toscana, porti minori compresi".