Cronaca

Porto di Livorno, interdetti Corsini e Provinciali

Presidente e segretario generale dell'Autorità portuale sono indagati per abuso d'ufficio. Il Ministero ha avviato le procedure per un commissario

Porto di Livorno

Sono stati interdetti dai pubblici uffici il presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale, Stefano Corsini, e il segretario generale, Massimo Provinciali

I due vertici sono sotto indagine da parte della Procura di Livorno per abuso d’ufficio in concorso e falso ideologico per la concessione temporanea continuativa di alcune banchine del porto di Livorno.

L’interdizione decisa dal Giudice per le indagini preliminari, che era stata richiesta dal Pubblico ministero, è di un anno ed è stata notificata questa mattina.

E' invece stata respinta la richiesta per altri due indagati, l'ex presidente dell'Autorità portuale Giuliano Gallanti e l'ex dirigente del settore demanio dell'ente, Matteo Paroli. 

L'indagine era partita nel 2016, dopo un esposto di un terminalista, e riguarderebbe contestazioni che risalgono anche a circa dieci anni fa e in cui risulterebbero coinvolte in tutto una decina di persone.

A seguito della notizia il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha avviato le procedure per l' individuazione di un commissario straordinario dell'Autorità portuale.

Il sindaco di Livorno ha espresso preoccupazione per quanto accaduto. 

"Ciò che sta succedendo nel porto può avere ripercussioni sull'intera città; - ha dichiarato Nogarin - auspico che il Ministero riesca a trovare quanto prima la soluzione più adatta per tutelare un comparto strategico che dà lavoro a centinaia di persone".