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Caso farmacie, la replica dei farmacisti

"Inappuntabile la disponibilità delle farmacie elbane", ha dichiarato il presidente di Federfarma Livorno. L'associazione valuta una querela

immagini di repertorio

Il caso della  turista che  nella notte di sabato scorso si sarebbe dovuta recare al pronto soccorso per avere un farmaco, perché troppo difficile il sistema di reperibilità delle farmacie , ha fatto il giro delle testate giornalistiche locali arrivando, infine, alle orecchie dei diretti interessati: i farmacisti, che intendono fare chiarezza, e non solo, sul funzionamento del servizio in queste piccole realtà che nel periodo estivo aumentano di gran lunga il numero di presenze sull'isola. A fare un punto della situazione sul sito internet  Farmacista33, quotidiano elettronico della categoria,  è Marco Viti, presidente di Federfarma Livorno e titolare di farmacia a Piombino. "Non sappiamo esattamente  - ha dichiarato il dottor Viti - come si sia svolta la vicenda della turista che dice di non aver trovato una farmacia aperta per l'erogazione di un antibiotico, anche perché non ha sporto denuncia, ma io e miei colleghi elbani riteniamo che non ci sia motivo di lamentarsi per il servizio all'Elba. Conosciamo i problemi del Pronto Soccorso sull'isola, che ha difficoltà a supportare il flusso dei turisti, sia di giorno sia di notte, ma i farmacisti hanno sempre svolto il loro lavoro". 

Le 14 farmacie presenti sull'Isola d'Elba, tutte farmacie rurali - scive ancora Farmacisti33 -  sono divise in quattro gruppi. Ogni gruppo ha una farmacia di turno ogni sera: pertanto sono quattro ogni notte le farmacie che garantiscono il servizio. "Ricordo che per le farmacie rurali, quindi nei Comuni con meno di 25mila abitanti - dice ancora il dottor Viti -  il turno di notte è a battenti chiusi e su chiamata. La chiamata ad un numero di telefono, o ad un campanello, prevede una risposta entro 20 minuti". "È assurdo pretendere  - aggiunge - che anche a fronte di un flusso turistico ingente, per località dove farmacie rurali hanno un orario di apertura fino alle 23, per agevolare i turisti, anche il turno notturno sia a battenti aperti. Inoltre, i colleghi mi hanno assicurato che, a chiamata, non si limitano a dare farmaci con ricetta urgente, ma forniscono anche farmaci da banco, come ibuprofene o paracetamolo, ed è capitato, anche latte in formula per neonati" 
"Da quello che abbiamo potuto leggere sulla cronaca locale - dice ancora il presidente di Federfarma Livorno -  la turista cercava un antibiotico su suggerimento telefonico di un medico. La dispensazione di un antibiotico da parte di un farmacista è sempre su presentazione di una ricetta, non è sufficiente il suggerimento telefonico". Federfarma Livorno, insieme all'avvocato dell'associazione, visto che  l'accusa è seria (perché se un farmacista non risponde alla chiamata è perseguibile penalmente) sta valutando la possibilità di sporgere querela.