Politica

“Sbagliato parlare di rischi senza dati”

Parole di Italia Viva che chiede alla politica di non fare da cassa di risonanza alle preoccupazioni dei cittadini senza dati scientifici

Il porto di Piombino

Italia Viva non ha sottoscritto la nota unitaria delle altre forze politiche di maggioranza, comunicato nato a seguito del confronto avuto nella riunione di coalizione a Follonica, in quanto ritiene “sbagliata la scelta di parlare di rischi per la sicurezza in mancanza di dati scientifici che li avvalorino”.

“È infatti importante dire che ad oggi non ci sono dati che certifichino la possibilità di un impatto ambientale negativo, non solo in relazione al progetto del rigassificatore di Piombino, ma neppure relativamente agli altri impianti già esistenti e funzionanti in Italia. - hanno proseguito in una nota - Come Italia Viva riteniamo pertanto, anche nell’ottica del coinvolgimento degli Enti locali del territorio e del rilancio di Piombino e delle zone limitrofe, richieste che avevamo già avanzato nella nostra nota congiunta dei Coordinamenti zonali e provinciali delle province di Livorno e Grosseto, che non sia utile far apparire scontato un impatto ambientale negativo, limitandosi così ad assecondare semplicemente le preoccupazioni dei cittadini”.

“Quindi, bene chiedere al Governo e a Snam la massima trasparenza, bene che vengano coinvolti gli Enti locali, bene che la Regione e il commissario Giani ascoltino il territorio e che il presidente si faccia portavoce delle istanze di riqualificazione e rilancio di Piombino presso il Governo, bene, infine, che il territorio vigili sul processo di approvazione e di realizzazione di un’opera che è necessaria per contribuire a reagire a una crisi energetica di interesse nazionale. Ma noi - hanno concluso - non condividiamo in assoluto l’idea di una politica che fa da cassa di risonanza alle preoccupazioni dei cittadini, anche laddove queste siano umanamente comprensibili, invece di impegnarsi nel creare soluzioni costruttive e questo nostro approccio non è diverso neppure nel caso del rigassificatore a Piombino”.