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Giuliani: "Vogliamo azioni concrete"

Il sindaco di Piombino commenta la vicenda delle dimissioni di Zambon da Aferpi e rassicura: "Vigileremo sul rispetto degli accordi presi"

“Rispetto alle dimissioni dell’ingegner Zambon – inizia Giuliani – mi auguro che questa rappresenti solo una momentanea problematica di natura dirigenziale e ne auspico una positiva e veloce risoluzione. Desidero poi rassicurare la cittadinanza sul mantenimento di uno stretto e continuo rapporto con la dirigenza e la proprietà Aferpi”.

“Quello che ci auguriamo prima di tutto - ha proseguito il primo cittadino - è che nulla interferisca con i programmi che azienda, istituzioni e sindacati hanno già concordato. É necessario che nel più breve tempo possibile si concretizzi l’enorme lavoro di progettazione che in primis l’azienda e poi le istituzioni e tutti gli altri protagonisti hanno fatto in questi mesi”.

“Riteniamo che questo obiettivo possa essere raggiunto anzitutto – ha sottolineato Giuliani – con la scelta e il successivo ordine del forno elettrico, identificandone provenienza e periodo di arrivo. É essenziale pervenire anche all’attuazione del piano delle demolizioni, con l’avvio delle bonifiche e la consegna a tutte le istituzioni dei progetti definitivi di implementazione prima della parte siderurgica e poi delle altre linee di sviluppo del gruppo Cevital”.

“Quest’ultima fase - ha sottolineato il sindaco - si tradurrebbe in una maggiore velocità nel rilascio da parte delle autorità preposte delle necessarie autorizzazioni evitando anche solo poche ore di inerzia”.

Infine Giuliani ha voluto rinnovare la piena fiducia della sua amministrazione nel progetto e nei piani di Aferpi.

“Restiamo a disposizione per contribuire alla risoluzione di tutte le questioni sul campo ma al contempo ribadiamo che siamo, nel rispetto dell’accordo di programma e dei protocolli che abbiamo firmato, in una posizione di attenti vigili dell’intero processo di reindustrializzazione.

Il nostro obiettivo finale resta infatti quello di rispondere concretamente ai tanti lavoratori e alle famiglie che stanno aspettando prospettive certe di lavoro e sviluppo in Aferpi, nell’ indotto e nel più ampio processo di diversificazione produttiva”.